NT News

Morte di un detenuto in carcere, Cassazione condanna ministero della Giustizia e tre medici

Di seguito il commento dell’avvocato Emanuela Foligno alla sentenza della Corte di Cassazione, pubblicato sul sito ResponsabileCivile.

La Corte di Cassazione ha condannato il ministero della Giustizia e i tre i medici che si sono occupati di un detenuto deceduto per embolizzazione trombotica sistemica cerebrale associata a endocardite settica periprotesica.

Il caso

Chiamato dinanzi il Tribunale di Bari il ministero della Giustizia, nonché i medici di guardia dell’istituto penitenziario, chiedendo il risarcimento del danno, iure hereditatis e iure proprio, per la morte del recluso, avvenuta il 27 gennaio 2001.

Advertisements


SCARICA LA TUA TESI


Riassunto il giudizio al Tribunale di Roma, disposta CTU con cui venne accertata la morte del detenuto per embolizzazione trombotica sistemica cerebrale associata a endocardite settica periprotesica, essendo egli portatore di una protesi valvolare aortica dal 1985 posizionata a seguito di valvulopatia reumatica, il giudice rilevava che la responsabilità andava attribuita al ministero per le significative lacune dell’organizzazione della struttura penitenziaria, ma non ai medici di turno, e liquidava il danno in favore del coniuge nella misura di 343.706,16 euro, e in favore di ciascuno dei figli nella misura di 331.430,93 euro. La Corte di Roma (sent. 17 aprile 2023) condanna i tre medici di guardia, in solido con il ministero, al pagamento degli importi liquidati dal Tribunale.

La decisione in appello

I giudici di appello hanno osservato che nella CTU, eseguita anche sulla base delle risultanze del procedimento penale, era stato evidenziato che: “La persistenza del fenomeno flogistico cutaneo emerso a partire dal 30 settembre 2000, unitamente a febbre e faringite, alla luce della recidiva di fenomeni infettivi-infiammatori, avrebbero richiesto un maggior approfondimento diagnostico, come anche i molteplici episodi di cadute a terra per perdita di coscienza, tali da richiedere un approfondimento strumentale (ecocardiogramma); tale carenza non aveva permesso di evidenziare l’endocardite le cui complicazioni (embolizzazione settica) avevano comportato il decesso, invero evitabile “più probabile che non” con gli appropriati presidii diagnostici e terapeutici tempestivi”.

Osservano, inoltre, con riferimento alla responsabilità del ministero della Giustizia, che quanto motivato dal Tribunale sulla efficacia causale della condotta specificamente ascritta, costituente secondo il Tribunale un quadro operativo nel quale non era esigibile da parte dei Medici una condotta diversa da quella effettivamente dagli stessi tenuta, è errato.

Il 9 gennaio e il 12 gennaio il dottor V., a fronte di specifici e allarmanti sintomi presentati dal detenuto, aveva richiesto la visita specialistica cardiologica, che veniva effettuata, peraltro non in via di urgenza, il 15 gennaio 2001. Detta circostanza rende all’evidenza certa la piena conoscibilità della situazione clinica del detenuto, nonché la riconoscibilità, quanto meno a livello di dubbio, dei sintomi di una patologia cardiaca in atto, tale da richiedere l’intervento dello specialista.

La CTU

Ciò posto, il ministero non può andare esente da responsabilità stante le conclusioni del CTU secondo il quale “sussiste rapporto causale tra l’evento morte del detenuto ed il mancato inquadramento diagnostico-trattamentale della endocardite settica, esigibile anche in un regime di ricovero intramurario correttamente organizzato… ancorché non si possa negare l’opportunità dell’ospedalizzazione del detenuto al fine di ottimizzare terapie, controlli clinici, strumentali e laboratori mistici, necessari per il miglior trattamento possibile della endocardite settica”.

Il CTU ha accertato che “in tale situazione, i tre medici che si sono susseguiti, avrebbero dovuto rilevare che non era stato dato eseguito quanto prescritto dalla direzione sanitaria della casa circondariale di Fo in data 27 dicembre 2000, ossia l’esecuzione di un ecocardiogramma Color Doppler + ECG dinamico sec. Holter, nonché un controllo settimanale di PT-PTIINR…

Avrebbero dovuto porsi il dubbio diagnostico, a fronte di sintomi in parte equivoci, ma in parte specifici sulla natura dell’infezione batterica che determinava lo stato febbrile e la precordialgia e chiedere l’esecuzione degli accertamenti diagnostici non eseguiti, prima di orientarsi sulla diagnosi di patologia da raffreddamento o stagionale, ed escludere invece la possibilità che la patologia in atto fosse dovuta ad una evoluzione patologica derivante dalla valvola aortica meccanica di cui il detenuto era portatore…
Non può ritenersi che il caso presentasse particolare difficoltà, atteso che, in un soggetto portatore di valvola aortica meccanica, i sintomi, per quanto equivoci, vanno prima di tutto valutati alla luce della suddetta situazione personale del paziente, in ossequio ad un criterio di normale prudenza, considerando anche l’esito letale che l’infezione per pericardica può comportare”.

Quindi, sempre secondo i Giudici di appello, in presenza dell’evoluzione negativa delle condizioni generali del detenuto e accertata la mancata esecuzione degli accertamenti diagnostici che potevano evidenziare il sospetto di una infezione pericardica, era esigibile dai medici una diversa condotta, consistente nella urgente richiesta degli accertamenti diagnostici non eseguiti, da effettuarsi, ove non fosse possibile nella struttura carceraria, in ospedale.

Il ricorso dei medici in Cassazione

A fronte delle precise e circostanziate ragioni di responsabilità dei tre sanitari evidenziate dalla Corte territoriale, bacchettano gli Ermellini, non si comprende come il richiamo alle asserite deficienze organizzative della struttura penitenziaria possa deporre nel senso dell’interruzione del nesso eziologico sostenuta. Le più che esaustive, e corrette, omissioni portate alla luce dal giudice di appello sono indipendenti dalle asserite carenze organizzative, essendo inerenti al contenuto della singola prestazione sanitaria.

In ogni caso, la statuizione di responsabilità relativa al ministero, costituente oltretutto giudicato nei confronti di quest’ultima per mancata impugnazione, dopo averne esclusa la responsabilità per l’asserita carenza nell’organizzazione sanitaria e per la negligente tenuta della cartella clinica, è stata la seguente: “Il Ministero è chiamato a rispondere dell’evento lesivo per colpa professionale medica dei dottori che hanno avuto in cura il detenuto. Nell’ultimo periodo in cui lo stesso è stato detenuto, compresi, dunque, il medico di guardia del carcere e gli specialisti intervenuti”.

Redazione Nurse Times

Fonte: ResponsabileCivile

Articoli correlati

Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes

Il progetto NEXT si rinnova e diventa NEXT 2.0: pubblichiamo i questionari e le vostre tesi

Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org

Carica il tuo questionario: https://tesi.nursetimes.org/questionari

Redazione Nurse Times

Leave a Comment
Share
Published by
Redazione Nurse Times

Recent Posts

Hiv-1, regime a due farmaci (DTG/3TC) è efficace quanto quello a tre (BIC/FTC/TAF) come terapia di mantenimento

Lo dimostrano i risultati positivi di uno studio, annunciati da ViiV Healthcare. ViiV Healthcare, azienda…

25/07/2024

Osservatorio sulla sessualità maschile in Italia: iconografica di UniPavia spiega come superare tabù e fare prevenzione

Si è appena conclusa la prima wave dell’Osservatorio “OCCUPIAMOCI DI UOMINI – LA SALUTE SESSUALE…

25/07/2024

Il decalogo Sipps per viaggiare con neonati e bimbi di pochi mesi

Con l'arrivo della stagione estiva e con l'inizio delle tanto sospirate vacanze, la Società Italiana…

25/07/2024

Asst Lodi: concorso per 10 posti da infermiere

L'Asst Lodi ha indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, finalizzato alla copertura di…

25/07/2024

Asst Lecco: concorso per 50 posti da infermiere

L'Asst Lecco ha indetto un concorso pubblico, per titoli, prova scritta e prova orale, finalizzato…

25/07/2024

Oss protagonisti al Forum Risk Management di Arezzo

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Angelo Minghetti (Federazione Migep). Il 24…

25/07/2024