Infermieri

Rinnovo Contratto sanità privata: Cgil, Cisl e Uil verso lo sciopero del 23 settembre

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Cgil, Cisl e Uil sul presideio svolto ieri a Mestre e sullo sciopero in programma il prossimo 23 settembre.

Si è svolto ieri a Mestre (Venezia), sotto la sede regionale Aiop il presidio dei lavoratori delle strutture con Ccnl Sanità Privata (Aris-Aiop) e Aris Rsa – Aiop Rsa. I lavoratori rivendicano il rinnovo del contratto, fermo da sei anni (Sanità Privata) e dodici anni (Aris Rsa – Aiop Rsa).

“Il Contratto è un diritto e deve essere rinnovato – ha dichiarato Barbara Francavilla, segretaria nazionale Fp Cgil, che ha partecipato al presidio -. Per noi è inaccettabile che i lavoratori continuino a lavorare in queste condizioni e con queste retribuzioni con l’inflazione attuale. Hanno comunque garantito l’apertura delle strutture e il mantenimento dei servizi. Inaccettabile che le associazioni datoriali affermino che, senza coperture di ministero e Regioni, non intendono procedere con il rinnovo”.

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Il perché del presidio e dello sciopero del 23 settembre

I dipendenti con contratto sanità privata Aris Aiop non vedono rinnovato il Contratto nazionale di lavoro dal 2018. Hanno visto riconosciuto un rinnovo contrattuale solo nel 2020, a copertura del triennio 2016-2018, dopo 14 anni di blocco della contrattazione. Ad oggi in sanità pubblica c’è stato il rinnovo del Contratto (2019-2021) e si sono aperte le trattative per il triennio 2022-2024. In sanità privata, invece, le associazioni dei datori di lavoro vincolano il rinnovo (2019-2021) alla copertura delle risorse necessarie.

Le promesse fatte da Aiop Aris non sono state mantenute nemmeno per il Contratto unico di settore delle Rsa. A giugno, infatti, avremmo dovuto sottoscrivere il nuovo Contratto collettivo nazionale per il settore delle Rsa, che ad oggi vanta il primato di 12 anni di blocco della contrattazione. La trattativa non si è ancora aperta e viene vincolata alla garanzia di copertura delle risorse da parte del ministero e delle Regioni attraverso il meccanismo delle tariffe.

Possono i lavoratori accettare un simile ricatto?

Nella giungla delle tariffe, dove ogni regione adotta un suo tariffario per pagare le prestazioni erogate dal privato accreditato e l’entrata in vigore dei nuovi tariffari nazionali continua a essere rinviata, a farne le spese sono i lavoratori, che diventano gli strumenti nelle mani dei datori di lavoro per fare pressione verso le Regioni. Non per rivedere complessivamente le tariffe, ma solo per chiedere aumenti. Adesso basta!

Di seguito la nota congiunta di Fp Cgil Veneto, Cisl Fp Veneto e Uil Fpl Veneto sullo sciopero del 23 settembre.

Redazione Nurse Times

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