Massimo Randolfi

Panico al pronto soccorso di Udine: pakistano aggredisce il personale sanitario gridando “Allah Akbar”

Notte di paura a Udine: l’uomo, già noto alle forze dell’ordine, semina il panico nel pronto soccorso distruggendo tutto

L’aggressione a infermieri, medici, oss in Italia è ormai diventata un’emergenza senza fine, che preoccupa non pochi e che potrebbe in qualsiasi momento trasformarsi in tragedia.

Nella notte tra mercoledì 10 e giovedì 11 gennaio, il Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine è stato teatro di momenti di terrore quando un cittadino pakistano di 35 anni ha seminato il panico.

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Già noto alle forze dell’ordine e sospettato di associazione con finalità terroristiche, l’uomo ha iniziato a gridare frasi in lingua araba, ripetendo più volte l’espressione “Allah Akbar”.

Durante l’incidente, il 35enne ha cercato di colpire il personale sanitario presente con un’asta da flebo, utilizzando il presidio sanitario come un corpo contundente. Inoltre, ha danneggiato un crocifisso appeso a una parete, aggiungendo un elemento di profonda inquietudine alla scena.

La situazione è stata gestita con prontezza dai carabinieri di Udine, che sono giunti sul posto per bloccare l’uomo. L’arresto è stato effettuato in quanto pendeva un ordine di espulsione dal territorio nazionale nei confronti del 35enne. La tempestività dell’intervento ha contribuito a prevenire ulteriori danni e a garantire la sicurezza del personale ospedaliero e dei pazienti presenti.

Il caso solleva numerose domande sull’indagine in corso e sui dettagli che porteranno a una comprensione più approfondita degli eventi. Al momento, resta fondamentale seguire gli sviluppi dell’indagine per comprendere le motivazioni dietro l’aggressione e la natura esatta dei presunti legami terroristici del sospettato.

Redazione Nurse Times

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