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Infermiera trascinata per capelli e colpita con un pugno al volto: orrore nel Pronto Soccorso di Castellammare

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Infermiera trascinata per capelli e colpita con un pugno al volto: orrore nel Pronto Soccorso di Castellammare
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Nella serata di ieri 3 gennaio, un ennesimo atto di violenza è stato perpetrato contro il personale sanitario al pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo di Castellammare. La vittima è Anna Procida, un’infermiera che ha subito una violenta aggressione mentre svolgeva il proprio dovere.

L’episodio ha avuto luogo intorno alle ore 20:30 nel pronto soccorso, quando i parenti di un paziente assistito nella sala dei codici gialli/rossi per problemi respiratori hanno reagito furiosamente a un semplice invito da parte del personale.

Anna Procida è stata strattonata, trascinata per i capelli, sbattuta a terra e infine colpita con un violentissimo pugno al viso.

L’infermiera ha riportato diverse fratture, una #ferita lacero contusa al labbro superiore, una forte tumefazione al volto e una lombalgia post traumatica.

La prognosi è di 25 giorni salvo complicazioni.

Questo triste episodio rappresenta un copione già visto molte volte, evidenziando una violenza senza senso e ingiustificata che si abbatte su coloro che lavorano quotidianamente per curare il prossimo. La rabbia senza controllo da parte dei parenti del paziente ha scatenato un’aggressione inaudita contro l’infermiera impegnata nel soccorso.

La richiesta di spostarsi in sala d’attesa per consentire al personale di assistere gli ammalati è stata l’unica causa scatenante, evidenziando la necessità di sensibilizzare sul rispetto dovuto al personale medico e paramedico impegnato nelle emergenze.

È fondamentale sottolineare che questo tipo di comportamento è totalmente inaccettabile e mette a rischio non solo la sicurezza degli operatori sanitari, ma compromette anche la qualità dell’assistenza fornita ai pazienti.

“Siamo difronte a gravissimi reati penali nei confronti della persona, di un pubblico ufficiale quale in questo caso rappresentano gli infermieri e di ordine pubblico. L’Ordine delle professioni infermieristiche di Napoli, assicurerà ogni sostegno giuridico, psicologico, morale alla collega e si costituirà parte civile in ogni giudizio di ordine e grado”. Così Teresa Rea, presidente dell’OPI (Ordine delle Professioni Infermieristiche) di Napoli.

In risposta a questo spiacevole episodio, è auspicabile che vengano adottate misure concrete per garantire la sicurezza del personale sanitario. La comunità e le autorità competenti sono chiamate a condannare fermamente ogni forma di violenza contro chi dedica la propria vita a prendersi cura degli altri. Solo attraverso un impegno condiviso per il rispetto reciproco e la sicurezza nei luoghi di cura sarà possibile prevenire ulteriori episodi simili e assicurare un ambiente lavorativo sicuro per tutti gli operatori sanitari.

Redazione Nurse Times

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