NT News

Ozieri (Sassari), mancano medici: Pronto soccorso chiuso nelle ore notture

Grave disagio all’ospedale Segni di Ozieri, dove il reparto di emergenza garantisce il servizio solo dalle 8 alle 20. Si cercano soluzioni.

In Sardegna la carenza di medici è ormai una piaga che non consente di erogare il servizio h24. Lo testimonia quanto accade già da una settimana al Pronto soccorso dell’ospedale Segni di Ozieri (Sassari), dove il servizio è garantito solo dalle 8 alle 20, e quindi non nelle ore notturne.

Advertisements


SCARICA LA TUA TESI


“Questa situazione è inaccettabile – attaccano le segreterie territoriali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl -. Auspichiamo che si trovino soluzioni immediate affinché si scongiuri l’ennesimo taglio dei preziosi e indispensabili servizi per il territorio di Ozieri, già depauperati da precedenti tagli, che hanno portato alla chiusura dell’Unità operativa di Neurologia”.

La chiusura del Pronto soccorso causerebbe poi, ricordano i sindacati, “l’ulteriore sovraffollamento dei pronto soccorso di Sassari e Alghero, con un aggravamento delle già lunghe e inaccettabili attese da parte dei cittadini. E, nel caso siano disposti ricoveri, si andrebbe a gravare sui pochi posti letto disponibili nelle rispettive Unità operative di Medicina e chirurgia”.

Nei giorni scorsi Flavio Sensi, direttore generale dell’Asl Sassari, ha così spiegato la situazione: “La chiusura notturna del presidio ozierese è dovuto a una concomitanza di assenza congiunta di personale, non programmabile né evitabile. Ci sono stati congedi che il giudice ci ha imposto e, in più, malattie del personale. Nel giro delle prossime giornate, però, recupereremo nuove unità da graduatoria concorsuale Ares, e forse anche da una mobilità che abbiamo attivato a suo tempo”.

Insomma, si cercano soluzioni, come sottolinea pure il sindaco Marco Peralta: “È stata appena pubblicata la delibera dell’Asl con la quale vengono individuati i nuovi medici specializzati che dovrebbero sostituire quelli momentaneamente assenti del Pronto soccorso. Uno di loro è già rientrato in servizio, ma non è sufficiente per garantire la turnazione completa. Preciso che l’iter non si è concluso in quanto i chiamati dovrebbero manifestare il proprio consenso alla Asl. Solo allora potranno prendere servizio presso il nostro Pronto soccorso».

Redazione Nurse Times

Rimani aggiornato con Nurse Times, seguici su:
Telegram https://t.me/NurseTimes_Channel
Instagram https://www.instagram.com/nursetimes.it/
Facebook https://www.facebook.com/NurseTimes.NT

Redazione Nurse Times

Leave a Comment
Share
Published by
Redazione Nurse Times

Recent Posts

Diabete Tipo 1: trattamento rivoluzionario con cellule staminali permette di interrompere l’insulina

Un innovativo trattamento con cellule staminali ha recentemente permesso a una donna di 25 anni…

06/10/2024

Radiata da 10 anni, somministrava farmaci abusivamente a 800 euro a seduta: denunciata finta infermiera

Un grave episodio di esercizio abusivo della professione infermieristica è stato scoperto a Torino, dove…

05/10/2024

L’approccio essiccante per la guarigione delle ferite superficiali nel confronto con il trattamento in ambiente umido

La pratica moderna e le linee guida per il trattamento delle lesioni superficiali prevedono l'approccio per la…

05/10/2024

Assistente infermiere: quanto guadagnerà e ambiti di competenza 

Con l’introduzione della figura dell’Assistente Infermiere, il settore sanitario italiano si arricchisce di un nuovo…

05/10/2024

Diabete di tipo 2: 9% in più di casi ogni due anni. Cherubini (SIEDP): “Nei giovani è più aggressivo che negli adulti. Necessario estendere screening nei bimbi a rischio”

Questi i risultati del più ampio studio su scala mondiale mai realizzato, coordinato dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria…

04/10/2024

Ipertensione, il Policlinico Federico II di Napoli è centro di riferimento regionale per il trattamento con denervazione renale

Presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli i pazienti con ipertensione non controllata con…

04/10/2024