Affrontiamo l’argomento attraverso un approfondimento a cura di SaluteLab.
I ricercatori sostengono che i vasi sanguigni sono la parte più debole del nostro corpo. Ed è difficile non essere d’accordo con questa affermazione, perché molte persone in tutto il mondo soffrono di malattie vascolari. Alcune di queste patologie possono essere prevenute, quindi è molto importante conoscerle. Una delle condizioni più gravi è l’aneurisma cerebrale.
Cos’è un aneurisma cerebrale?
Il sangue, si sa, scorre lungo il cervello. Ora, un vaso sanguigno può gonfiarsi verso l’esterno e premere sull’organo e il caso più pericoloso è quando questo ‘palloncino’ si rompe, lasciando fuoriuscire il sangue. La rottura di un aneurisma cerebrale è una situazione di emergenza medica con conseguenze anche letali. Ecco perché molto importante riconoscere i sintomi.
Quali sono gli aneurismi e quali i sintomi?
Quando un aneurisma si rompe, il sangue comincia a filtrare nei tessuti cerebrali. Di solito ciò ha effetti devastanti sul cervello. Quando questo succede, i segni sono gravi e improvvisi: mal di testa improvviso e grave (i pazienti lo hanno spesso descritto come il peggiore mai avuto nella loro vita); vomito; perdita di conoscenza; cambiamento dello stato mentale; torcicollo; difficoltà improvvise a camminare e vertigini; palpebre che si chiudono; pupille dilatate; sensibilità alla luce.
Chi è ad alto rischio?
I ricercatori spiegano che il maggior numero di pazienti colpiti da aneurisma hano tra i 35 e i 60 anni e le donne che sono più vulnerabili. È importante, poi, tenere conto della storia familiare. Anche il consumo di alcol e droghe sono fattori importanti. Così come il subire un colpo alla testa.
Redazione Nurse Times
Fonte: SaluteLab
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