Il diabete è una malattia multiorgano e multifattoriale colpisce indiscriminatamente tutta la popolazione
Giunge al nostro indirizzo mail redazione@nursetimes.org il lavoro di tesi di laurea sperimentale del dott. Marco Arcieri, dal titolo “Valutazione della performance della emoglobina glicata nei soggetti affetti da diabete Tipo 1 in terapia multi iniettiva e diabetici Tipo 1 in terapia con microinfusore e sensore glicemico”, laureatosi presso l’Università degli Studi di Bari nell’a.a. 2016-2017.
INTRODUZIONE
Il diabete è una malattia multiorgano e multifattoriale colpisce indiscriminatamente tutta la popolazione. In un futuro non troppo lontano l’infermiere si troverà in corsia a dover saper mettere mano a pazienti affetti da diabete sia tipo 1 che tipo 2 che NON utilizzano più la terapia multi iniettiva MDI con siringa ma come sussidio terapeutico utilizzano il microinfusore coadiuvato da sensore ”holter” glicemico h24.
L’infermiere dovrà conoscere, capire e saper utilizzare la nuova tecnologia.. Il microinfusore coadiuvato dal sensore (SAP) è uno strumento di grande interesse e notevole efficacia nella gestione stessa della patologia diabetica ed è paragonabile ad un Pancreas Artificiale in grado di erogare insulina pronta e tagliare l’erogazione in caso di ipoglicemia fatale, salvando la vita del soggetto.
OBIETTIVO DELL’INDAGINE
Raccolta dati per il raggiungimento di due curve emoglobiniche glicate HBA1C tali da poterle analizzare Statisticamente e capire quanto positivamente il microinfusore più il sensore glicemico “SAP” (Sensor-Augmented Insulin Pump), incidano sulla emoglobina glicata diabetica riuscendo a migliorare i valori delle glicate rispetto a terapie convenzionali come la terapia multi-iniettiva MDI (Multiple dose injection) o solo con MICRO(pompa di insulina microinfusiva senza sensore h24) di conseguenza capire se la popolazione ha beneficio e non ultimo capire come l’infermiere dovrà interagire su questa sfida assistenziale del paziente di domani.
MATERIALE E METODO
I questionari anonimi sono stati raccolti tutelando la privacy dei soggetti.
Allegato 1; 245 diabetici 1
Familiari di pazienti affetti da diabete tipo 1 in caso di soggetti pediatrici di età inferiore a 18 aa.
Pazienti affetti da diabete tipo 1.
Allegato 2; 60 diabetici 1
Operatori sanitari infermieri, medici
Criterio di esclusione:
Pazienti affetti da diabete tipo 2.
Gli items delle rilevazioni sono sovrapponibili
Risultati somma: allegato 1 + risultati allegato
Test statistici:
2 T-TEST(T Student) e 1 ANOVA (Analysis of Variance ) sugli allegati somma 1+ 2 (305 diabetici 1).
La popolazione è stata stratificata come segue:
RISULTATI
Somma allegato 1 + allegato 2 ,
2 t-test e un Anova:
Primo T-TEST MDI-MICRO su di una popolazione diabetica di 305 soggetti
Secondo T-TEST MDI-SAP
Con la somma degli allegati 1 + allegati 2 ha EVIDENZIATO:
Un risultato statistico POSITIVO DELLA RICERCA sulla nuova tecnologia SAP (microinfusore potenziato da sensore glicemico h24), in quanto il campione MDI con una glicata media di 7.28% è stato maggiore rispetto al campione SAP con glicata media di 7.06%, in questo caso la differenza ha avuto riscontro statistico positivo sia con il T-test che con Anova.
Infatti:
In questo caso:
Rifiuto ipotesi nulla h0 , accetto ipotesi alternativa H1 : µ > µ0 unidirezionale, e con questo risultato si può affermare che c’è differenza tra le medie delle emoglobine glicate dei gruppi MDI e SAP e che queste differenze non sono dovute al caso.
1 test ANOVA eseguito su 70MDI-70MICRO-70SAP Esito:
Anova oltre il valore di significatività positivo, ha dato anche un valore di Fisher (F) positivo maggiore, rispetto al punto Fisher critico (F crit).
Di conseguenza, rifiutiamo l’ipotesi nulla. Gli ausili delle tre popolazioni non sono tutti uguali. Almeno uno degli ausili incide positivamente sul controllo della emoglobina glicata.
CONCLUSIONI
La differenza l’hanno evidenziata Il SECONDO T-test MDI-SAP degli allegati 1 + allegato 2 (somma 305) con differenza positiva statistica, di emoglobina glicata dei pazienti portatori di SAP e quindi con un miglior compenso dato dalla minore emoglobina glicata e di conseguenza miglior aderenza della terapia SAP rispetto al gruppo MDI.
La figura portante dell’infermiere, in un futuro non tanto lontano si troverà a dover saper maneggiare con estrema cura e con efficacia questa nuova tecnologia, il SAP ovvero il microinfusore insulinico potenziato dal sensore glicemico h24. L’infermiere dovrà essere capace di poter passare dalla somministrazione convenzionale di insulina nel sottocute, ad un vero e proprio accesso con cannula alle quali i microinfusori si collegano.
Marco Arcieri
Allegato
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