La trombosi uccide più del cancro, ma in pochi la conoscono

Uccide più del cancro al seno, alla prostata, degli incidenti stradali e dell’AIDS… messi insieme. Si tratta della Trombosi, condizione che due italiani su tre ignorano. 

In pochissimi la conoscono, eppure causa 400.000 morti ogni anno solo in Italia: si tratta della Trombosi. Questo meccanismo, responsabile del 25% di tutti i decessi, consiste nella formazione di coaguli ematici che vanno ad occludere vene, arterie e che vanno di conseguenza a causare infarti ed ictus. Ma non solo: questi “grumi” di sangue, sono anche responsabili di trombosi venose profonde, arteropatie periferiche e di embolia polmonare.

Si stima che in Europa si muoia annualmente di più a causa della trombosi che per il cancro al seno e alla prostata, incidenti stradali e AIDS messi insieme!  Una ecatombe. Di cui però i cittadini, nella stragrande maggioranza dei casi, non sono a conoscenza: i dati raccolti dall’Associazione per la Lotta alla Trombosi e le malattie cardiovascolari – Onlus (ALT), infatti, rivelano che addirittura due italiani su tre non abbiano la minima idea di che cosa sia, di quali siano i fattori di rischio e i sintomi premonitori.

Advertisements


SCARICA LA TUA TESI


Così spiega Lidia Rota Vender, presidente ALT: “Una nostra indagine ha evidenziato che anche chi ha sentito parlare di malattie da trombosi non conosce la loro reale incidenza e ne sottovaluta la pericolosità

”… “Ai partecipanti all’indagine è stato chiesto se nella donna colpisca di più il tumore alla mammella o la trombosi: la maggioranza non ha saputo rispondere, solo il 10 per cento ha dato la risposta corretta, indicando la maggior incidenza della trombosi. Per le donne in menopausa questa malattia diventa infatti il nemico numero uno, tanto da provocare il 54 per cento dei decessi contro il 18 per cento che sono causati da tumori. A causa della disinformazione questo rischio è ampiamente sottovalutato ed è anche mediamente più tardiva la diagnosi, perché le manifestazioni cliniche ‘sfuggenti’ delle malattie cardiovascolari nelle donne le rendono più difficili da riconoscere nel sesso femminile. La prevenzione è fondamentale, oltre che possibile, in entrambi i sessi, rinunciando alle cattive abitudini che mettono a repentaglio la salute di cuore e vasi come sedentarietà, fumo, alcol e cibi grassi”.

Alessio Biondino

Fonti: Corriere della Sera, ALT

Foto: Youtube

Articoli correlati:

Scusi infermiere, a cosa serve la Cardioaspirina?

Terapie Anticoagulanti e alimentazione

Redazione Nurse Times

Leave a Comment
Share
Published by
Redazione Nurse Times

Recent Posts

Professione infermieristica e Ssn: tra crisi e sostenibilità

Di seguito un interessante contributo a cura di Antonello Cocchieri, ricercatore presso l'Università Cattolica del…

31/07/2024

Diagnosi medica: potenziale e limiti dell’intelligenza artificiale

Un modello di intelligenza artificiale ha ottenuto buoni risultati nel quiz di diagnostica medica, ma…

31/07/2024

Gestione del catetere venoso ombelicale (CVO) nel setting neonatale: strategie di riduzione del rischio infettivo

La cateterizzazione dei vasi ombelicali è una tecnica per il reperimento di un accesso venoso…

31/07/2024

Alzheimer: nuovo test del sangue per una diagnosi accurata al 90%

Un nuovo esame del sangue è capace di cogliere con un tasso del 90% di…

31/07/2024

Digital detox: perché l’estate può essere un’ottima occasione per disintossicarsi dal digitale

Quanto tempo si sottrae al godimento dello spettacolo della natura in estate per tenere gli…

31/07/2024

Rinnovo vertici Enpapi, Fnopi: “Attivi fin da prime segnalazioni di irregolarità per garantire trasparenza”

“La Fnopi è parte attiva e sta dando il suo contributo, anche attraverso l’audizione di…

31/07/2024