La cateterizzazione dei vasi ombelicali è una tecnica per il reperimento di un accesso venoso stabile nel neonato patologico.
L’uso del CVO non è raccomandato per la somministrazione di emocomponenti, in particolare di plasma (rischio occlusione catetere). La trasfusione di emazie concentrate può essere eseguita in situazioni di urgenza qualora non si riesca a reperire un altro accesso.
La procedura per l’inserimento del catetere, le dimensioni del catetere, le dimensioni dello stesso in rapporto al vaso, la tipologia di catetere, la corretta posizione, i farmaci somministrati, il tempo di permanenza in situ, la gestione e la formazione del personale sono i principali fattori che influenzano il rischio di complicanze connesse al CVO.
Il cateterismo della vena ombelicale deve essere effettuato da personale esperto rispettando rigorosamente le norme di asepsi. La procedura è dolorosa pertanto è doveroso mettere in atto tutte le misure possibili per assicurare il miglior comfort del neonato.
Le linee guida CDC (Centers for Disease Control and Prevention) 2011 per la prevenzione delle infezioni catetere correlate raccomandano la permanenza in situ del catetere per un massimo di 14 giorni, ma preferenzialmente non oltre i 6 giorni se in posizione centrale corretta altrimenti va rimosso appena possibile se periferico.
I cateteri vascolari possono essere in PVC, poliuretano o in silicone. Questi ultimi con sovrapponibile attività trombogenica, inferiore a quella dei cateteri in polietilene, possono essere mono o bi-lume.
Esistono vari calibri di catetere il cui utilizzo varia in base al peso corporeo del neonato:
< 750 g | 2, 5 Fr |
750 – 1000 g | 3,5 Fr |
1500 – 3499 g | 5 Fr |
> 3500 – 4000 g | 8 Fr |
Nel caso in cui il CVO sia stato inserito sterilmente e la sua gestione sia stata corretta dal punto di vista igienico, non è necessario che il medico avvii terapia antibiotica, a meno di altre coesistenti indicazioni per prescriverla. L’inserimento in Sala Parto d’urgenza raramente segue rigorosi criteri di sterilità per cui l’antibioticoterapia è indicata.
Autori: Gessica Angelini, Gessica De Virgiliis, Domenico Dentico e Giulia Vainella.
Bibliografia
– “Best Practice Guidelines in the Care and Maintenance of Pediatric Central Venous Catheters” Created by a pediatric vascular access network of AVA, 2015.
– “Guidelines for the Prevention of Intravascular Catheter-Related Infections” Naomi P. O’Grady, , Mary Alexander, Lillian A. Burns, M.T., E. Patchen Dellinger, Jeffery Garland, , Stephen O. Heard, Pamela A. Lipsett, Henry Masur, Leonard A. Mermel, Michele L. Pearson, Issam I. Raad, Adrienne Randolph, Mark E. Rupp, Sanjay Saint, and the Healthcare Infection Control Practices Advisory Committee (HICPAC), 2011.
– “L’assistenza infermieristica durante il posizionamento, il mantenimento e la rimozione del cateterismo venoso ombelicale nel neonato, in situazione ordinaria” – Procedura Operativa Sanitaria Azienda Sanitaria Matera, Maggio 2018.
– “Le buone pratiche per gli accessi vascolari” – Buone pratiche cliniche SIAARTI V. Cerotto, D. Vailati, G. Montrucchio, G. Capozzoli, L. Brazzi, F. Gori, Ottobre 2018.
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