La sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS) rappresenta una delle principali cause di morte nei neonati di età inferiore a un anno. Nonostante i progressi nella ricerca e nella medicina, questa sindrome continua a colpire molte famiglie, rendendo cruciale la diffusione di pratiche di prevenzione efficaci. Ancora oggi, molti neonati muoiono a causa della SIDS e non sempre si riesce a capire il perché, il che rende questo fenomeno particolarmente angosciante per i genitori e i professionisti sanitari.
Ho scelto di concentrarmi su questo tema per vari motivi. In primo luogo, il mio interesse per la pediatria e la salute neonatale mi ha spinto a voler approfondire uno dei temi più misteriosi e dolorosi per le famiglie. In secondo luogo, ritengo che gli infermieri possano svolgere un ruolo cruciale nella prevenzione attraverso l’educazione e il supporto alle famiglie.
Per questo studio è stata condotta prima una ricerca bibliografica nelle banche dati PubMed, ScienceDirect, Google Scholar etc. La ricerca bibliografica è stata condotta attraverso keywords e criteri di inclusione ed esclusione specifici. Sono stati fondamentali per la mia ricerca anche le informazioni diffuse da associazioni italiane come “Semi per la SIDS” e “SUID&SIDS ITALIA”, attivamente coinvolte nella promozione e nell’ampliamento della conoscenza del fenomeno.
La mia ricerca ha evidenziato come semplici misure preventive possano fare una grande differenza e come gli infermieri possano fungere da agenti di cambiamento nelle abitudini delle famiglie, fornendo informazioni essenziali ai genitori riguardo alle pratiche di sonno sicuro e alla riduzione dei fattori di rischio. Questa esperienza mi ha permesso di comprendere a fondo come una comunicazione chiara e una relazione positiva tra infermiere e genitore siano essenziali per un intervento educativo efficace.
La mia tesi ha rafforzato la mia convinzione sull’importanza di questi interventi e mi ha fornito le conoscenze necessarie per essere parte di questo cambiamento positivo. Con il giusto impegno e le corrette informazioni, possiamo sperare di ridurre ulteriormente i tragici casi di morte improvvisa nei lattanti.
Dott.ssa Elena Capriglione
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