“Il Rapporto “Diritto alla salute e Covid-19, ripartiamo dall’equità”, presentato oggi dalla neonata associazione SALUTEQUITÀ (il report su www.salutequita.it ); rimarca, con la chiarezza e l’evidenza dei dati, quello che noi diciamo dall’inizio della pandemia: il Covid non ha mandato in lockdown le altre malattie.
Al contrario, sottraendo risorse organizzative, finanziarie e umane alla loro cura, ha aumentato le disuguaglianze di salute. Per questo, oltre alle vittime dell’epidemia; dobbiamo cominciare a contare tutte le vite perse in maniera indiretta, per patologie non curate in tempo o nel modo più appropriato”.
Così il Presidente della Fnomceo, la Federazione degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, commenta il Report; divulgato in occasione della presentazione della nuova associazione, presieduta da Tonino Aceti, alla quale tutto il Comitato Centrale manda i migliori auguri.
“Fa impressione constatare come, nel primo semestre del 2020, siano calate del 40%; rispetto allo stesso periodo del 2019, le ospedalizzazioni per i malati non Covid; come sia crollato del 58% il numero di ricette per prestazioni di specialistica ambulatoriale, e si siano più che dimezzati gli screening oncologici – continua -.
Questo Rapporto evidenzia una preoccupazione che anche noi condividiamo; e abbiamo espresso nelle sedi opportune, sulla tenuta del Servizio Sanitario Nazionale, e sulla salute dei 26 milioni di malati cronici e di tutti gli altri italiani colpiti da patologie non Covid”.
“Riteniamo che le misure restrittive volte a raffreddare la curva dei contagi non debbano essere commisurate solo agli indicatori direttamente legati al Covid; ma alla capacità dei sistemi sanitari di assicurare cure appropriate ed equità di accesso ai pazienti di tutte le patologie – conclude -.
Un calo dei contagi ha infatti come effetto benefico anche quello di liberare risorse per la cura di tutte le altre malattie, croniche e acute”.
“L’allarme lanciato da SALUTEQUITÀ sui pazienti non Covid è fondamentale – afferma Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI) – e gli infermieri lo condividono pienamente perché tutti i giorni si scontrano con questa evidenza che non può non essere al centro delle scelte di politica sanitaria nazionale.
“Al di là dell’evidenza e dell’importanza dei dati emersi dal report – afferma – sostenere le politiche sanitarie con dati e proposte concrete che vadano a favore dell’assistenza è un obiettivo fondamentale per un Servizio sanitario nazionale che, con la pandemia, sta superando una delle prove più difficili cui si poteva immaginare potesse essere mai sottoposto”.
“Di questa azione – prosegue – SALUTEQUITÀ è braccio e mente: braccio perché propone dati, analisi e situazioni che mettono in evidenza problemi reali per la salute delle persone. Mente perché elabora proposte che vanno sempre solo a vantaggio dei cittadini con idee concrete e fattibili e con percorsi non utopistici, ma che dovrebbero essere seguiti da subito”.
“Complimenti quindi conclude – a Tonino Aceti, persona che ha scelto anche in questa veste di difendere gli interessi e la salute dei cittadini e benvenuta SALUTEQUITÀ”.
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