Massimo Randolfi

Fials: “Le nostre proposte per un Contratto che tuteli i lavoratori della sanità pubblica”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa della Fials.

Fials va verso un nuovo Contratto per tutelare i lavoratori della sanità pubblica e all’incontro di ieri, in premessa, abbiamo ribadito che le risorse complessivamente messe a disposizione per il rinnovo siano evidentemente insufficienti per garantire il recupero del potere di acquisto delle retribuzioni e valorizzare il lavoro in sanità pubblica.

Fials ha inteso quindi esprimere alcune osservazioni e proposte per migliorare il testo predisposto dll’Aran. Il testo attuale infatti stride in maniera rilevante in alcune sue parti anche con le indicazioni dell’Atto di indirizzo del comparto sanità 2022-2024 e non si vede particolare attenzione a temi cari ai lavoratori della sanità, come quelli della conciliazione dei tempi vita-lavoro, carichi di lavoro, attrattività del lavoro pubblico.

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Non possono inoltre essere tralasciati o affrontati genericamente temi come quelli della trasparenza e partecipazione. Infatti i lavoratori, a giudizio della Fials, devono avere la possibilità di esprimere la propria voce e di essere informati su come vengono utilizzate le risorse messe a disposizione attraverso i fondi contrattuali, garantendo massima trasparenza con la pubblicazione dettagliata del loro utilizzo entro la fine di ogni anno.

Necessitano pertanto un confronto aziendale continuo e indicazioni chiare anche nel caso di assenza di linee di indirizzo regionali, mentre per la contrattazione collettiva integrativa è necessario definire la regolamentazione per la ripartizione dei proventi derivanti dalla libera professione.

Al pari, per il profilo di educatore socio-pedagogico, sottolineiamo la necessità di discutere sulla definizione di tutti i profili di cui alla dichiarazione congiunta n. 7 del Ccnl 2022, come ad esempio l’autista soccorritore.

Infine Fials propone di agevolare le cessazioni dal lavoro, eliminando i condizionamenti discrezionali delle aziende sulle indennità di mancato preavviso. E proprio in ordine alla ricostituzione del rapporto di lavoro, Fials ritiene importante dare la possibilità al dipendente, con incarico di funzione professionale, di rientrare nello stesso incarico, se ancora previsto e se le somme sono ancora disponibili.

Sull’orario di lavoro: per favorire la formazione e l’aggiornamento professionale dei lavoratori, Fials propone di introdurre quattro ore settimanali dedicate a queste attività, anche in modalità Fad, e favorire la partecipazione dei dipendenti alle riunioni degli ordini professionali senza riduzione del debito orario.

Sul servizio di pronta disponibilità: Fials chiede di rimuovere il termine “di norma”. La pronta disponibilità deve essere solo notturna e festiva e, per il limite massimo di pronta disponibilità, propone di definire una soglia mensile da non superare, nel rispetto del decreto 66 sui riposi settimanali e delle 11 ore di riposo giornaliero. Infine ritiene necessario un aumento del valore orario della pronta disponibilità.

Sulle prestazioni aggiuntive: Fials precisa che al comma 1 è necessario utilizzare la dicitura “i professionisti della salute”, anziché “operatori”, e chiede di aumentare il valore minimo, salvaguardando le condizioni di miglior favore. Fials ritiene inoltre importante richiamare la normativa in materia di orario massimo di lavoro e di riposo giornaliero e settimanale.

Bisognerà prevedere la conservazione delle ferie e tutelare il diritto alle ferie maturate presso il precedente datore di lavoro, nonché prevedere la fruibilità delle ferie durante il periodo di preavviso. Potranno essere consentite modalità flessibili nell’utilizzo delle ferie a ore solo su richiesta del dipendente, senza alcuna penalizzazione.

Sui congedi dei genitori bisogna individuare nuove soluzioni per la conciliazione vita-lavoro, valutare congedi parentali solidali o l’istituzione di una banca del tempo solidale. Il personale sanitario e socio-sanitario è infatti stremato, sottodimensionato in maniera omogenea, motivo per cui riteniamo inaccettabile chiedere loro ulteriori sforzi lavorativi, guardando invece al benessere organizzativo.

Redazione Nurse Times

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