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È un medico il nuovo ministro della Salute

Orazio Schillaci, medico e rettore di Tor Vergata, è il nuovo ministro della Salute. Domani il giuramento.

Torna un tecnico alla guida del ministero della salute. Conosciamo il nuovo ministro

Orazio Schillaci è da novembre 2019 Rettore dell’Università di Roma “Tor Vergata”. 56 anni, romano, è stato dal 2013 preside della Facoltà di Medicine e Chirurgia, e dal 2007 è Professore Ordinario di Medicina Nucleare sia nel corso di laurea in Medicina e Chirurgia che nel corso di laurea in TRM (Tecniche di radiologia medica). Dal 2001 è poi direttore della UOC di Medicina Nucleare del Policlinico Tor Vergata; è anche presidente dell’Associazione Italiana Medici di Medicina Nucleare. Schillaci è stato membro del Comitato Scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità, nominato dal ministro uscente, Roberto Speranza, lavorando a fianco del presidente dell’Istituto Silvio Brusaferro. Ha conseguito nel 1990 la laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università ‘La Sapienza’, dove nel 1994 si è specializzato in Medicina Nucleare.

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Sempre presso l’Università “La Sapienza” di Roma, nel 2000, ha conseguito il titolo di Dottorato in “Imaging funzionale radioisotopico” e nel 2009 si è specializzato in Radiodiagnostica presso l’Università degli Studi di Roma ‘Tor Vergata’. E’ stato poi componente di Commissioni Sanitarie per la Regione Lazio e per il Ministero della Salute, oltre che responsabile di progetti di ricerca nazionali ed internazionali, ammessi al finanziamento sulla base di bandi competitivi, tra i quali Horizon 2020 della Unione Europea. Il rettore di Tor Vergata fa poi parte dell’Editorial Board delle 2 riviste internazionali più prestigiose nel settore della Medicina Nucleare, l’European Journal of Nuclear Medicine and Molecular Imaging e il Journal of Nuclear Medicine. E’ stato revisore per numerose riviste internazionali e autore di 354 pubblicazioni edite a stampa. E’ stato esperto del Consiglio Superiore di Sanità per il triennio 2006-2009. 

FEDERSANITÀ: Al Ministro la nostra completa e immediata disponibilità”.

A nome di tutte le aziende sanitarie e ospedaliere associate a Federsanità e degli Organi statutari della Confederazione esprimo i migliori auguri di buon lavoro al Rettore Orazio Schillaci per la nomina a Ministro della Salute. Nella delicatissima fase che sta attraversando il Servizio sanitario nazionale – ha dichiarato Tiziana Frittelli Presidente Nazionale Federsanità e Direttore Generale dell’AO San Giovanni Addolorata di Roma – certamente la sua esperienza e competenza contribuiranno ad affrontare con determinazione la delicata questione legata alla riorganizzazione profonda dei processi per migliorare l’assistenza.

Federsanità, attraverso tutte le sue componenti sia della governance delle direzioni strategiche delle Asl e Ao che degli enti istituzionali sul territorio, è pronta a collaborare attivamente per mettere a terra tutte le riforme di sviluppo dell’intera rete delle cure di prossimità. Da oltre venti anni infatti  – ha detto al Presidente Frittelli – il Servizio sanitario nazionale attende la costituzione stabile, organizzata e diffusa del sistema territoriale esterno agli ospedali che ora, grazie alle riforme recate dal PNRR, sta riprendendo vitalità, attenzione, sviluppo. 

In concomitanza, con la riforma disegnata dal DM77, è arrivato il momento di portare a conclusione l’altra rivoluzione quella dell’integrazione socio sanitaria, vocazione primaria e costitutiva proprio di Federsanità, senza la quale si rischia di non poter soddisfare i bisogni complessi di presa in carico delle fragilità sociali e sanitarie. La richiesta di assistenza – ha spiegato – è sempre più spesso collegata a bisogni complessi, a causa delle patologie croniche e di una popolazione sempre più anziana che presenta i caratteri della non autosufficienza e della disabilità. Sulla base dei dati Istat, nel 2049 avremo il 34,9% di residenti ultra 65enni e oltre 10 milioni di persone sole, ma anche un Paese che si sta impoverendo come ci ha drammaticamente evidenziato l’ultimo rapporto della Caritas solo qualche giorno fa. Al Ministro la nostra completa e immediata disponibilità”.

NURSING UP

Sanità, Sindacato Nursing Up De Palma: «Un sincero in bocca al lupo al neo Ministro della Salute, Professor Orazio Schillaci, un “uomo di campo”. Nutriamo la speranza che finalmente gli infermieri e gli altri professionisti del comparto possano contare su scelte che si rivelino coerenti e pienamente in linea con le priorità di un sistema che va ricostruito da zero».


ROMA 22 OTT 2022 – «Solo da poche ore il Governo italiano ha un nuovo Ministro della Salute. Si tratta del Professor Orazio Schillaci, classe 1966, medico, rettore dell’Università Tor Vergata di Roma, ma soprattutto componente, dal 2020, del Comitato Scientifico dell’Istituto Superiore della Sanità.

Apprezziamo molto il fatto che la scelta del neo Premier Giorgia Meloni non sia stata solo politica, ma che un incarico così importante sia stato conferito ad un “uomo di campo”.

Riponiamo molte aspettative, i cittadini e tutti i professionisti della sanità siamo certi la pensano come noi, in una decisione che ci auguriamo si riveli coerente e in linea con le priorità che la situazione del nostro SSN ci impone, a partire dalla doverosa ricostruzione di un sistema traballante, che ha il dovere di darsi un “restyling”, valorizzando finalmente gli operatori sanitari di casa nostra, arginando le fughe all’estero e le dimissioni con un massiccio e coraggioso piano di assunzioni»,

Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up

«Non serve infatti la sfera di cristallo per comprendere che la prima vera piaga da risanare sarà quella carenza infermieristica di 80mila unità che mina sul nascere la qualità delle prestazioni sanitarie e rappresenta un grave deficit, alla luce del crescente fabbisogno di professionisti chiamati alla tutela della salute di una collettività che viaggia sempre di più verso un’età media che si è pericolosamente innalzata.

Il nostro sindacato, come sempre ha fatto in passato, garantirà al neo Ministro equilibrio e coerenza nel proprio modus operandi, mettendo a sua disposizione la serena e concreta volontà di collaborare verso obiettivi comuni, che vedano al centro dei nuovi doverosi traguardi da raggiungere gli infermieri e gli altri professionisti della salute, naturalmente non arretrando di un millimetro rispetto ai contenuti delle nostre storiche battaglie. 

Rivolgiamo per tanto un sincero in bocca al lupo al Ministro Schillaci, nella speranza che per la politica sanitaria italiana sia in arrivo la stagione del fare, e non più quella delle promesse a vuoto e delle improduttive pacche sulle spalle», conclude De Palma.

FNOMCEO

“Buon lavoro al Presidente Giorgia Meloni e a tutto il Governo”.
Così il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, si rivolge al nuovo Governo e in particolare a Orazio Schillaci, appena indicato come Ministro della Salute. 

“Siamo fieri che il nuovo Ministro della Salute sia un collega: una conferma dell’attenzione che da sempre l’attuale maggioranza riserva alle professioni, dimostrandola con la disponibilità e l’ascolto. L’Italia, i cittadini, si aspettano ora grandi risposte.  Al nuovo Ministro della Salute noi medici rivolgiamo questo augurio: che sia il paladino del Servizio Sanitario Nazionale e che la Salute torni ad essere un punto essenziale, fondamentale del programma di governo”.

“La situazione è stata influenzata nettamente – lo è ancora – dal Covid – spiega Anelli – con tutti i risvolti che questo ha determinato. Lo sforzo che noi medici abbiamo fatto in questo periodo di pandemia è stato notevolissimo. E oggi chiediamo al Governo, e quindi al nuovo Ministro, un impegno straordinario: l’impegno di salvaguardare il Servizio sanitario nazionale”.

“Le nostre – continua – sono preoccupazioni che si poggiano sui dati: il 5% dei medici è oramai stabilmente all’estero, una parte importante lavora sempre di più nelle strutture private, soprattutto quelli con altissime competenze. E poi la carenza del personale, per gli errori fatti nel passato, sta mettendo sempre più in difficoltà il sistema”.

“Non nascondiamo le preoccupazioni – aggiunge – che questo sistema, se non si interviene immediatamente, possa in qualche maniera essere messo a dura prova e non rispondere più alle reali necessità che i pazienti pongono ogni giorno. Per poterlo fare, non servono soltanto i soldi del PNRR: serve un investimento diretto sui medici”.

“Noi chiediamo – conclude Anelli – che siano rivisti i programmi, sia in qualche maniera ridotta la forbice tra gli stipendi dei medici e quelli dei colleghi europei. Chiediamo che i medici abbiano maggiore capacità di incidere sulle decisioni che si prendono: non vogliamo un sistema aziendalistico ma vogliamo un sistema che risponda ai bisogni di salute della gente. E soltanto coloro che hanno le competenze, ossia i medici, possono farlo. Chiediamo che ci sia un intervento su tutte le professioni sanitarie: non è possibile che i medici debbano, ancora oggi, specie sul territorio, lavorare da soli. Abbiamo bisogno di poter lavorare tutti insieme, perché le competenze sono attribuite a ben 30 professioni sanitarie e queste devono essere in qualche maniera rese disponibili a tutti i cittadini”.

FNOPI

Governo, la FNOPI augura buon lavoro e auspica collaborazione e attenzione sulle tematiche della salute e dei professionisti sanitari

La Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche augura un buon e proficuo lavoro alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e a tutti i ministri della Repubblica.

L’Ordine che rappresenta oltre 460mila infermieri e infermieri pediatrici iscritti all’Albo in Italia saluta con particolare favore la nomina a ministro della Salute di Orazio Schillaci: in quanto professionista sanitario che ben conosce la cultura della cura e dell’assistenza, nonché come rettore dell’Università di Tor Vergata di Roma, dove ha sempre dato la massima rilevanza alla professione infermieristica.

La FNOPI è certa che con la competenza e sensibilità dimostrate dal nuovo Ministro, il Governo possa dare attenzione alle proposte avanzate già nel corso della passata legislatura nell’interesse dei pazienti. Tra le priorità: l’inserimento all’interno dei nuovi LEA (livelli essenziali di assistenza) della branca specialistica assistenziale per dare uniformità di prestazioni a livello regionale e nazionale, con l’istituzione delle competenze specialistiche. La formazione infermieristica deve essere poi meglio valorizzata in tutti gli atenei, con l’istituzione di lauree magistrali a indirizzo clinico e scuole di specializzazione, al fine di rendere la professione sempre più linea con le complessità dei sistemi sanitari globali.

Il nuovo Governo è chiamato inoltre a impegnarsi per risolvere l’annoso problema dell’attrattività, a partire dalla valorizzazione economica della professione infermieristica italiana, oggi agli ultimi posti per le retribuzioni in Europa. Situazione che, unita alle scarse possibilità di carriera, rende poco attrattiva la professione, con il rischio di sempre meno iscrizioni all’università.

Per poter studiare ed elaborare assieme i percorsi migliori per raggiungere questi obiettivi, il dialogo dovrà essere da subito ampio e partecipato, con tutti i Dicasteri.

La FNOPI è dunque da subito pronta a incontrare i ministri della Salute Schillaci; della Ricerca e dell’Università Anna Maria Bernini, dalla quale dipende il percorso della formazione e delle specializzazioni; del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone, con la quale la Federazione degli infermieri ha già condiviso all’interno del Comitato Unitario Professioni numerose proposte, come ad esempio quella dell’inserimento dell’infermieristica tra i lavori usuranti.
La complessità dello scenario attuale necessiterà anche di un continuo confronto con tutti gli altri Ministeri, come del resto avvenuto di consueto, per favorire un costruttivo e coraggioso percorso di rinnovamento al servizio del Paese, nel solco dei valori della Costituzione, della Repubblica e del Codice deontologico delle professioni infermieristiche.

MIGEP (Federazione delle Professioni Sanitarie e Socio Sanitarie)

Egregio Ministro, ci congratuliamo per la Sua nomina, e per il suo ruolo apicale.
Come Federazione delle Professioni Sanitarie e Socio Sanitarie rivolgiamo al Rettore Orazio Schillaci per la nomina a Ministro della Salute il nostro augurio di buon lavoro, nella delicatissima fase che sta attraversando in nostro Sistema Salute. Sperando che la salute dei cittadini ritorni a essere un punto fondamentale, chiediamo un impegno nel migliorare le leggi del precedente governo, di avere un sistema sanitario solido con personale formato e competente, affrontare la carenza di personale, e la mancata dignità verso quei cittadini che invecchiando gli viene negata un’assistenza dignitosa a causa di errori, che sta mettendo sempre più in difficolta il sistema socio assistenziale.
Come Federazione Migep maggiormente rappresentativa, che costituisce un punto di riferimento nell’esercizio quotidiano dell’attività professionale di molte professioni, e storicamente attiva e impegnata a livello Nazionale e Regionale di categoria, auspichiamo di poter lavorare uniti e coesi su un unico obiettivo, creando un sistema salute migliore e risolvendo i problemi dei cittadini, e di tutti gli operatori, costruendo progetti che si pongono in contrapposizione alla svendita del sistema salute pubblico, e contro qualsiasi impoverimento della vita sociale e lavorativa.
Questi due anni di pandemia ha messo in ginocchio tutto il sistema socio assistenziale e ancora oggi si fa fatica a costruire un sistema assistenziale migliore. Confidiamo in Lei, che siano fatte delle scelte che vadano a migliorare il sistema salute in risposta ai bisogni dei cittadini, e che ci sia un intervento a valorizzare tutte le professioni, inclusa la professione degli operatori socio sanitari (oltre 300 mila); e che possa dare attenzione alle nostre proposte avanzate nella precedente legislatura, dando uniformità alla formazione e al ruolo dell’operatore socio sanitario in linea con le normative Europee, e in linea con la complessità dell’assistenza. Occorre valorizzare la parte economica, e riconoscere il lavoro usurante. Chiediamo un intervento urgente per far rientrare medici, infermieri, oss, sospesi.
Ci auguriamo che come Medico in medicina nucleare, come Docente, ma soprattutto come Ministro, possa dare valore attraverso nuovi programmi, dignità a tutti gli operatori, ma soprattutto a quei cittadini (anziani) che oggi si trovano a causa di leggi e tasse a subire un’assistenza poco dignitosa e obsoleta. Parliamo di malati gravi, disabili, cittadini con limitazioni fisiche, cittadini che si trova senza tutela dello Stato, attese troppo lunghe per le visite mediche, l’inflazione che aumenta costantemente portando la popolazione a non poter più curarsi. Parliamo anche di un’assistenza adeguata come maggior sostegno ai famigliari, sull’assistenza domiciliare, nelle scuole, nelle carceri.

I cittadini, gli stessi operatori, sono disarmati nei confronti dello Stato e dei poteri, ogni specie di sottovalutazione diventa un abuso. Crediamo che la sua esperienza e competenza contribuiranno ad affrontare con determinazione una
politica che non risiede più nella sede del
potere politico, l’Italia cambia, i cittadini, i lavoratori si augurano che il Suo governo non sia

solo quello di mettersi la “maschera della modernità” andando poi a perdere il valore e la reale influenza avuta, ma di dare risposte concrete ai lavoratori emarginati, cittadini, e per dare
qualità all’attuale sistema sanitario nazionale.
Un altro punto dolente del sistema sanitario è il precariato nella sanità, lo scorrimento delle graduatorie, la stabilizzazione, sebbene le buone intenzioni ci siano state, è una storia senza fine. Sarà fondamentale, al fine di evitare di rendere il nostro SSN sempre più povero e depauperato, usare le risorse del PNRR al suo funzionamento in modo trasparente chiudendo quel percorso minato da troppe anomalie amministrative.

Egregio Ministro, bisogna portare avanti le nostre qualità migliori, i modelli che funzionano meglio, dobbiamo trovare il coraggio di fare, senza interpretare termini e terminologie poco significative.
La Federazione MIGEP nell’augurarle un buon lavoro, e un coraggioso percorso di
rinnovamento, auspicando attenzione e ascolto è pronta a incontrarLa e di incontrare
Ministeri.

Redazione Nurse Times

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