Corso di alta formazione Wound Care “Nursing in vulnologia”

Si terrà il giorno 31 Marzo 2016 presso la Sala Conferenze Opera Diocesana “Giovanni Paolo II” in Andria (BAT).

Il percorso formativo in “Vulnologia” si pone l’obiettivo di sviluppare competenze avanzate e specifiche dei professionisti infermieri , i quali in sintonia o autonomamente si occupano della gestione della lesione cutanea acuta e cronica.

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Il corso è accreditato per  10ECM , al costo di 25,00 € e rivolto a 100 Infermieri.

Il corso configura la realizzazione di un percorso assistenziale socio sanitario che esorta alla visione multidisciplinare del paziente al fine di migliorarne l’offerta nei diversi contesti di cura. Oggi con le vigenti normative gli operatori sanitari, nel nostro caso gli infermieri, hanno l’obbligo di attuare interventi assistenziali atti a prevenire l’insorgenza delle lesioni da decubito in soggetti potenzialmente a rischio di sviluppo, e ad attuare adeguatamente e tempestivamente un trattamento efficace delle lesioni già esistenti, in quanto sviluppatesi al domicilio, in altre strutture ospedaliere, ecc… Per prevenire l’insorgenza di tali lesioni, l’assistenza infermieristica deve essere incentrata sul: – mantenimento di una cute integra e pulita; – adeguata alimentazione ed idratazione; – movimento; – mantenimento di una buona funzione cardiocircolatoria. – utilizzo di ausili atti alla prevenzione. Anche il fisioterapista, come sancisce il D.M. n. 741/’94, “svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori e di quelle viscerali conseguenti ad eventi patologici, a varia eziologia congenita o acquisita” (art. 1, comma 1. A tal proposito il fisoterapista DEVE attuare interventi in supporto o in team con l’infermiere in base alle conoscenze acquisite dalle recenti evidenze scientifiche, come i cambiamenti di postura, adozione di ausili antidecubito, applicazione di adeguati prodotti sulle prominenze ossee… Quindi, sia il fisioterapista che l’infermiere sono responsabili professionalmente della prevenzione dell’insorgenza di lesioni cutanee nei soggetti costretti ad un prolungato allettamento. Tuttavia, in tale responsabilità vi rientra anche un’altra figura, quella del medico, in quanto le lesioni da decubito, oltre ad essere correlate a fattori quali macerazioni, pressioni, frizioni, ecc…, possono dipendere anche da altri fattori legati alle condizioni generali del paziente e alla sua patologia. Infatti, il coinvolgimento della figura del medico nella tempestiva diagnosi è particolarmente utile nell’instaurazione dell’adeguato trattamento di problematiche come la malnutrizione, il diabete, l’anemia, ecc… Emblematica è la sentenza n. 316/’04 del Tribunale di Roma

, che ha condannato un’ ospedale e il primario del reparto ospedaliero, in solito tra loro, al risarcimento di € 89.777,92 per aver dimesso una paziente con piaga da decubito.

Ricordiamo che la legge n. 229/’99 ha disposto l’obbligo da parte di tutti i professionisti di utilizzare, nell’esercizio della propria professione, tutte le conoscenze più aggiornate e gli strumenti, quali protocolli, linee guida, supportati da evidenze scientifiche. Inoltre, gli infermieri hanno l’obbligo di denunciare ai responsabili delle diverse funzioni la mancata disponibilità di presidi antidecubito, medicazioni avanzate e tutto il materiale indispensabile alla prevenzione e alla cura delle lesioni cutanee.

Il corso, che non esclude il peso del concetto “Wound Care” in regime territoriale, prevede una rapida panoramica di confronto con i LEA ed infine una sessione pomeridiana di Topics pratico ad elevata enfasi procedurale assistenziale.

Il Collegio IPASVI BAT, promotore della iniziativa, ringrazia i colleghi del nucleo CNAI Brindisi per la concreta e professionale collaborazione erogata per la finalizzazione dell’evento.

Bibliografia

  • Devoto, G. C. Oli, “Il dizionario della lingua italiana”, Le Monier, 1996.
  • Benci, “La responsabilità infermieristica per le lesioni da decubito”, in Nursing Oggi, numero 4 1996, p. 67.
  • Fucci, “La responsabilità nella professione infermieristica”, Questioni e problemi giuridici, Masson, 1998, p.40.
  • 6) Cass. sez. IV, 16 febbraio 1987.
  • 7) Paola Gobbi – Infermiera Dirigente, Caposala Direzione Sanitaria, A.O. Salvini, Garbagnate Milanese (MI) pubblicato sul n2 di Helios del 2002
Michele Calabrese

Infermiere Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, docente a corsi di formazione rivolti a personale sanitario e laico, in regime residenziale e non. Responsabile Scientifico, Moderatore e/o Relatore ad eventi, seminari e congressi. Infermiere presso UOC Angiografia e Radiologia Interventistica P.O. "L. Bonomo" Andria (BT); già Infermiere MeCAU (Medicina e Chirurgia Emergenza ed Urgenza/Accettazione) ed Emergenza Territoriale P.T.S. 118 "Basilicata Soccorso", postazione INDIA 28.Consigliere Ordine Professioni Infermieristiche BAT (OPI BAT) e già Revisore dei Conti medesimo Ente; componente di Commissioni esterne Ordine delle Professioni Infermieristiche Barletta-Andria-Trani (O.P.I. BAT). Responsabile Commissione Formazione OPI BT. Presidente Società Scientifica della Associazione Provinciale C.N.A.I. BAT (Consociazione Nazionale Associazioni Infermiere/i della BAT). Formatore O.S.S. ai sensi del DLgsR Puglia. Docente a contratto. Istruttore American Heart Association (Training Center ID ZZ21169) per personale Sanitario e laico in corsi BLS (D), manovre disostruttive adulto, bambino, lattante

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