Un’altra donna è caduta lottando in prima linea contro il Coronavirus. Si tratta di Serena, una operatrice socio-sanitaria di 51 anni che lavorava alla traumatologia del Cto dell’ospedale di Careggi.
“Esprimiamo cordoglio, grande dolore e grande rispetto nei confronti di una lavoratrice apprezzata e stimata per la sua professionalità e la sua umanità da tutti i suoi colleghi e colleghe – commenta la Cgil – Purtroppo questa brutta malattia, che tanta sofferenza sta portando dentro e fuori le strutture sanitarie, le ha tolto la vita e l’ha strappata alla sua famiglia, alla quale va la nostra vicinanza”.
Serena si trovava a casa malata ed era seguita dai medici a distanza. La situazione clinica è precipitata pochi giorni fa, sino al decesso avvenuto lo scorso 30 novembre.
Intanto i colleghi di reparto di Serena hanno deciso che osserveranno un minuto di silenzio in ricordo della donna. E cordoglio per l’accaduto è stato espresso dalla direzione dell’ospedale. Anche la Cgil, cui era iscritta Serena, sta preparando alcune iniziative di ricordo e solidarietà.
“La scomparsa di Serena è l’ennesimo prezzo che tutta la comunità sanitaria sta pagando davanti a questa battaglia – aggiunge la Cgil – Una comunità fatta di professioniste e professionisti, ma prima ancora di persone che, pur sapendo di svolgere un lavoro che più di altri li porta a essere esposti, non si sono mai tirate indietro e fino all’ultimo si impegnano con professionalità sul proprio posto di lavoro per assistere i pazienti”.
“Mi unisco sentitamente al cordoglio per la scomparsa di Serena, l’operatrice socio-sanitaria caduta a 51 anni mentre combatteva in prima linea la battaglia contro il Covid – dichiara la consigliera regionale della Lega Elisa Tozzi -.
A lei e a tutte le Oss, le infermiere, i medici e il personale impegnato sul campo, a Careggi come in tutti gli altri ospedali toscani, voglio esprimere con forza, ancora una volta, la mia gratitudine e riconoscenza”.
Sono 260 i dipendenti dell’azienda ospedaliero universitaria di Careggi risultati positivi al coronavirus tra il 5 ottobre e il 27 novembre scorso, tra cui anche 68 medici, 96 infermieri e 50 operatori socio sanitari.
Cinquantaquattro dei dipendenti positivi al coronavirus era in servizio in area Covid, 191 in aree no-Covid e 15 al pronto soccorso. Tra i reparti più colpiti, quello delle degenza traumatologica, dove si sono registrati 18 casi.
Seguono il pronto soccorso (15 casi) e la chirurgia d’urgenza cardiovascolare e trapianti (11 casi).
Fonte: FirenzeToday
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