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Nuovo Registro Professionale Unico Nazionale per gli OSS: un passo cruciale per la professione dell’assistenza

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Nuovo registro professionale Unico Nazionale per gli OSS: Un Passo Cruciale per la Professione dell’Assistenza
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L’Italia fa un significativo passo avanti nel riconoscimento e nella valorizzazione degli Operatori Socio Sanitari (OSS) con l’istituzione del Registro Professionale Unico Nazionale degli OSS come “Professionisti dell’Assistenza”. Questo registro non solo rappresenta un punto di svolta per la professione, ma anche un’opportunità per conferire agli OSS una nuova identità visibile e riconosciuta a livello nazionale.

Un riconoscimento atteso per gli operatori socio sanitari

La nascita di questo Registro non è un fatto isolato. Già nel 2001 fu creato un elenco nazionale per gli OSS, formalizzato nel 2022 attraverso gli Stati Generali OSS. Questo percorso ha portato alla definizione del Registro come strumento fondamentale per la regolamentazione e la rappresentanza della categoria. Gli OSS operano in prima linea nel settore sanitario e assistenziale, a stretto contatto con la salute e la sicurezza dei cittadini. Il nuovo Registro è un elemento di differenziazione che conferisce un’identità unica e valorizza la professione a livello sociale.

Perché iscriversi al Registro professionale Unico Nazionale?

L’iscrizione al Registro Professionale Unico Nazionale degli OSS non è solo un atto formale, ma una vera e propria necessità per tutelare i diritti dei lavoratori e garantire la qualità delle cure offerte. Attraverso questo registro, gli OSS possono finalmente avere una voce unitaria e forte, capace di influenzare le decisioni politiche e rivendicare i propri diritti.

Esso promuove anche la formazione continua, elemento essenziale per potenziare le competenze degli OSS e assicurare un’assistenza di alta qualità ai cittadini. In un contesto dove la salute pubblica è al centro delle preoccupazioni, garantire la professionalità degli OSS è fondamentale per il benessere delle persone e delle loro famiglie.

La quota di iscrizione: un investimento nella professionalità

Secondo la legislazione italiana, l’iscrizione a un registro professionale comporta il pagamento di una quota associativa. Questo contributo è necessario per ottenere l’autorappresentanza della categoria e per finanziare le attività del registro, compresa la formazione continua e la certificazione delle competenze a livello internazionale.

Sebbene gli OSS non siano considerati “professionisti” in senso stretto per via della loro formazione, il Registro dei “Professionisti dell’Assistenza” rappresenta un passo decisivo verso il riconoscimento legale della categoria. Con l’obiettivo di raggiungere 50 mila iscritti, condizione necessaria per la costituzione di un collegio secondo la legge Lorenzin 3/2018, il Registro Professionale si pone come punto di riferimento per tutti gli OSS che desiderano esercitare la propria professione con pieni diritti e riconoscimenti.

Un Registro per guardare al futuro

L’istituzione del Registro non è solo un traguardo, ma anche un punto di partenza per il futuro degli OSS in Italia. La certificazione delle competenze e la formazione continua, promosse dal Registro, rappresentano strumenti essenziali per l’integrazione degli OSS nel quadro europeo delle qualifiche professionali. Questo rafforzamento dell’identità professionale avrà un impatto significativo sulle politiche sanitarie e formative future, rendendo il Registro un elemento indispensabile per chiunque voglia migliorare la propria carriera in questo settore.

Per iscriversi e ottenere maggiori informazioni, è possibile visitare il sito ufficiale degli Stati Generali OSS all’indirizzo www.statigeneralioss.eu.

Redazione Nurse Times

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