Il Comando Carabinieri per la Tutela della salute (Nas), d’intesa con il ministero della Salute, ha effettuato controlli a livello nazionale nelle mense di strutture ospedaliere e sanitarie per verificare le condizioni igieniche e strutturali, nonché l’attuazione delle procedure di sicurezza alimentare e la corrispondenza ai vincoli contrattuali delle ditte assegnatarie.
I controlli hanno interessato 992 mense, punti di cottura e preparazione pasti ubicati all’interno di altrettante strutture sanitarie, sia pubbliche che private: 340 di questi hanno evidenziato irregolarità, pari al 34%, con l’accertamento di 431 infrazioni penali e amministrative, per complessivi 230mila euro di sanzioni pecuniarie, contestate a causa di violazioni nella gestione degli alimenti, nella mancata rispondenza in qualità e quantità ai requisiti prestabiliti dai capitolati d’appalto e dell’uso di ambienti privi di adeguata pulizia e funzionalità.
A seguito delle analisi di laboratorio, sono state individuate cinque risultanze di positività per la presenza di cariche batteriche superiori ai limiti ammessi. Tra queste, quattro sono relative alla presenza di batteri coliformi nell’acqua utilizzata per la preparazione di pasti, individuate dal Nas di Palermo in un’azienda di catering di Agrigento, per la quale è stata disposta la sospensione dell’attività e la sanificazione delle cisterne utilizzate per lo stoccaggio dell’acqua.
Un altro caso di non conformità è stato accertato dal Nas di Parma nell’area cucina di una clinica, nella quale un tagliere per la lavorazione delle carni è risultato contaminato da una carica batterica superiore ai limiti di legge. Nel medesimo contesto è stata disposta la sospensione dell’attività o il sequestro di sette punti cucina, operanti all’interno delle mense ospedaliere e delle strutture sanitarie, a causa delle rilevanti carenze igienico-sanitarie e strutturali, come la presenza diffusa di umidità, le formazioni di muffe e l’infestazione di insetti ed escrementi di roditori.
In particolare, il Nucleo di Milano ha chiuso le mense di un istituto geriatrico e di un ospedale di quel capoluogo poiché invase da insetti e blatte nei locali di preparazione cibo/lavaggio stoviglie, nel magazzino e nelle celle frigorifere. Analoga motivazione ha determinato la chiusura della mensa di una casa di cura accreditata di Napoli.
Sono stati altresì sequestrati oltre 400 kg di alimenti riscontrati in assenza di tracciabilità, scaduti di validità e custoditi in ambienti inadeguati nonché destinati all’impiego nelle pietanze sebbene di qualità inferiore a quanto previsto.
Due situazioni particolari hanno riguardato il deferimento all’A.G. di nove gestori dei servizi mensa ritenuti responsabili dei reati di frode ed inadempienze in pubbliche forniture, detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione ed inosservanze alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.
La maggioranza delle infrazioni ha riguardato aspetti sanzionatori amministrativi, come le carenze strutturali e impiantistiche dei locali impiegati alla preparazione dei pasti, la mancata attuazione dell’autocontrollo e della tracciabilità, elementi fondamentali per prevenire possibili episodi di intossicazione, ancor più significativi nelle fasce sensibili dei malati degenti.
Redazione Nurse Times
Rimani aggiornato con Nurse Times, seguici su:
Telegram – https://t.me/NurseTimes_Channel
Instagram – https://www.instagram.com/nursetimes.it/
Facebook – https://www.facebook.com/NurseTimes. NT
Twitter – https://twitter.com/NurseTimes
BioMedia propone il corso Ecm Fad gratuito "Le fasi della preanalitica: i prelievi e il…
L’infortunio è un danno imprevedibile, dovuto a una causa violenta, che si manifesta durante l’orario…
Venti dipendenti del Policlinico Riuniti di Foggia, tra medici e infermieri, sono indagati per cooperazione…
Mangiacavalli (FNOPI): "Le professioni infermieristiche sono quelle attorno alle quali far ruotare il nuovo concetto di…
Due infermieri e una professionista che hanno servito durante la pandemia stabilizzati come dirigenti, attraverso…
Rilasciavano titoli di studio e professionali che non avevano alcun valore in Italia e, in…
Leave a Comment