Venti dipendenti del Policlinico Riuniti di Foggia, tra medici e infermieri, sono indagati per cooperazione in omicidio colposo con riguardo al decesso della 23enne Natasha Pugliese, risalente al 4 settembre. La ragazza, originaria di Cerignola, morì nella sala operatoria della Chirurgia toracica per le complicazioni seguite a un incidente stradale nel giugno scorso, mentre era a bordo di un monopattino elettrico.
Alla notizia del decesso, come noto, seguì una vera e propria spedizione punitiva da parte dei famigliari, che aggredirono il personale sanitario presente, costretto a barricarsi in una stanza del reparto. Gli avvisi di garanzia, come riporta la Gazzetta del Mezzogiorno, sono un atto dovuto, perché la Procura di Foggia ha fissato per domani l’autopsia, che dovrà accertare le cause del decesso.
Dopo l’esame autoptico, il medico legale Vittorio Fineschi avrà fino a 90 giorni di tempo per depositare le sue conclusioni. Sul decesso della 22enne anche la direzione generale dei Riuniti di Foggia ha aperto un’indagine interna.
Per protesta contro l’aggressione subita dai colleghi, che nei giorni successivi ha scatenato un’escalation di aggressioni al personale sanitario non solo allo stesso policlinico Riuniti e in Puglia, ma anche nel resto d’Italia, ieri si è svolta proprio a Foggia una manifestazione promossa dai sindacati medici Anaao Assomed e Cimo-Fesmed. “Scendere in piazza ora è molto importante: è ora di dire basta a tutta questa violenza”, ha dichiarato Filippo Anelli, presidente della Fnomceo.
“La Regione è al fianco degli operatori sanitari pugliesi”, ha dichiarato il governatore pugliese Michele Emiliano con riferimento alla manifestazione di Foggia, che ha visto la partecipazione del vicepresidente della Regione Puglia, Raffaele Piemontese.
“Sul tema della sicurezza – ha aggiunto Emiliano – c’è la massima attenzione. Ho chiesto al prefetto di Bari di riunire il Comitato regionale per l’ordine e la sicurezza pubblica perché si arrivi a definire protocolli che garantiscano il tempestivo intervento delle forze di polizia in caso di episodi di violenza nelle strutture ospedaliere. La riunione si terrà il prossimo 23 settembre e avrà una grande importanza per definire le misure concrete di salvaguardia degli operatori”.
Redazione Nurse Times
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