LIVORNO. L’infermiera Fausta Bonino è stata condannata all’ergastolo per quattro delle morti sospette di pazienti in corsia e assolta per gli altri sei casi perché il fatto non sussiste. Assolta anche per abuso di ufficio. La sentenza è stata letta dopo cinque ore di camera di consiglio dal giudice Marco Sacquegna.
Bonino è stata condannata per le morti di Franca Morganti, Mario Coppola, Angelo Ceccanti e Bruno Carletti, tutti casi relativi al 2015. “Non è giusto, io non ho fatto niente”: questo il primo commento dell’infermiera, in lacrime dopo la sentenza.
Fausta Bonino venne arrestata in carcere il 30 marzo 2016 dal Nas dei carabinieri in esecuzione di un’ordinanza del gip di Livorno che la accusava di aver causato la morte di 13 pazienti (poi saliti a 14 e quindi ridotti a 10 alla chiusura delle indagini) nel reparto di rianimazione all’ospedale di Piombino dove l’infermiera lavorava. I decessi erano avvenuti per emorragie improvvise e letali che, secondo le ipotesi degli inquirenti, sarebbero da riportare alla somministrazione di massicce dosi di eparina, anticoagulante che a parte dei pazienti morti in corsia non risultava prescritto dai medici.
Redazione Nurse Times
Fonte: Il Tirreno
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