Una lodevole iniziativa è stata intrapresa dal personale dei reparti di dialisi dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna. Per umanizzare le cure, rese difficoltose dalle anonime tute e dai filtranti facciali che impediscono ai pazienti di capire con chi abbiano a che fare, è stato pensato di apporre delle spille speciali ad ogni sanitario.
Sul gadget inoltre, sarà riprodotto il nome del dipendente ed un disegno che possa permettere di vedere “oltre la mascherina”.
La spilla, oltre al nome, riporta un avatar che rappresenta la persona: capelli castani, neri, lisci o ricci. Occhi azzurri, marroni o verdi.
Gli Avatar sono stati donati e creati da Laura Zavagli, un’artigiana di Calderara di Reno ideatrice del progetto.
“Il progetto funziona – racconta Francesca Presentati, un’infermiera del reparto che ha seguito il progetto – oltre all’impatto positivo sui pazienti, aiuta anche noi: quando siamo tutti bardati fatichiamo a riconoscerci”.
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