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Aggressioni ai sanitari, Nursing Up: “È un bollettino di guerra. Rischio fuga di massa dagli ospedali”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del sindacato Nursing Up.

Continua la brutale escalation di aggressioni contro i professionisti sanitari. Diamo di fronte a un nuovo e drammatico bollettino di guerra, con quattro nuovi episodi nelle ultime 48 ore. Nursing Up, che attraverso i suoi referenti sindacali, sta monitorando le differenti situazioni, ospedale per ospedale e territorio per territorio, denuncia che in Italia il rischio di un esodo di massa di personale dagli ospedali è ormai dietro la porta, in linea con le indagini mondiali che abbiamo riportato.

Non avevamo mai assistito, nell’ultimo decennio, a un tale clima di esasperazione da parte dei cittadini. Occorrono provvedimenti urgenti nel giro di pochi giorni. E’ necessaria un’immediata e concreta riorganizzazione, da parte del Viminale, della presenza delle forze dell’ordine negli ospedali, con un ingente aumento di agenti e, soprattutto, con un ampliamento dell’orario di impiego, in particolar modo a supporto dei turni di notte dei professionisti sanitari, nei pronto soccorso e nei reparti di emergenza-urgenza.

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Siamo di fronte al pericolo di una vera e propria fuga di massa della sanità pubblica. I numeri delle nostre indagini, presentate di recente alla stampa, ci dicono già che in Italia, in media, sono 8mila gli infermieri che ogni anno lasciano di propria sponte la sanità pubblica. Una situazione del genere, con un clima di paura e terrore

, rischia concretamente di accelerare questo processo.

Immaginate quali conseguenze potrebbe avere, sulla qualità delle cure un fuga di massa dei professionisti dagli ospedali pubblici, oppure nella migliore delle ipotesi dai reparti nevralgici. A corroborare gli assunti di Nursing Up è anche, da ultimo, un’autorevole indagine mondiale della società olandese Elsevier N.V

Secondo questo report, il pericolo concreto, tra aggressioni, stipendi poco gratificanti e turni massacranti, è quello che ognuno di questi Paesi (Italia compresa), all’interno di un sistema sanitario avanzato, possa perdere fino a 20mila infermieri assunti a contratto a tempo indeterminato entro il 2027.

Redazione Nurse Times

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