È stato sperimentato su un gruppo di 165 persone affette da Alzheimer di grado moderato. Un sottogruppo ha ricevuto in infusione settimanale con il principio attivo, mentre agli altri è stato somministrato un placebo.
Chi ha ricevuto la somministrazione del principio attivo ha mostrato una progressiva riduzione delle placche, hanno spiegato gli autori.
“Dopo un anno – sottolinea Roger Nitsch dell’università di Zurigo, che definisce i risultati ‘incoraggianti’ – le placche sono quasi completamente scomparse”.
Fonte: Ansa
Un grave episodio di esercizio abusivo della professione infermieristica è stato scoperto a Torino, dove…
La pratica moderna e le linee guida per il trattamento delle lesioni superficiali prevedono l'approccio per la…
Con l’introduzione della figura dell’Assistente Infermiere, il settore sanitario italiano si arricchisce di un nuovo…
Questi i risultati del più ampio studio su scala mondiale mai realizzato, coordinato dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria…
Presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli i pazienti con ipertensione non controllata con…
Accademia Nazionale di Medicina (AccMed) promuove il corso Ecm Fad gratuito "Introduzione all'intelligenza artificiale in…
Leave a Comment