È sempre più scontro sui vaccini obbligatori per la frequenza a scuola. Il ministro della Salute, Giulia Grillo, va avanti nella linea annunciata e conferma che l’autocertificazione genitoriale dell’avvenuta vaccinazione dei figli sarà valida per la frequenza del prossimo anno scolastico (2018-19).
Ma presidi e pediatri universitari non ci stanno. “Lo strumento dell’autocertificazione è stato usato per tutto il 2017, non capisco questa presa di posizione – ha detto a La7 il ministro della Salute –. Lo useremo anche per il 2018 perché Lorenzin non ha istituito l’Anagrafe vaccinale nazionale e non volevamo caricare il cittadino di un onere ulteriore, costringendolo a fornire tutta la documentazione”.
“Ricordiamo che le false certificazioni sono un reato perseguibile – ha aggiunto il ministro Grillo –. Trovo davvero surreale tutta questa polemica. Io non c’entro nulla, non esiste una circolare Grillo. C’è, invece, una circolare condivisa ministero della Salute – Miur, antecedente di un mese a questo emendamento sui vaccini, approvato in Senato durante l’esame del dl Milleproroghe. E, ripeto, l’autocertificazione è un atto deciso dal precedente Governo e che proseguirà”.
“Abbiamo depositato la proposta di legge della maggioranza in cui spingeremo per il metodo della raccomandazione
– ha detto ancora Giulia Grillo a La7 –, che è quello che noi prediligiamo da un punto di vista politico e nel quale prevederemo delle misure flessibili di obbligo sui territori, e quindi anche nelle regioni e nei comuni dove ci sono tassi più bassi di copertura vaccinale o emergenze epidemiche. Sebbene mi prendano in giro su questo punto, l’idea di un obbligo flessibile a seconda dei territori è l’idea più sensata”.“La circolare Grillo-Bussetti, che prevede l’autocertificazione per i vaccini, non solo confligge con la vigente normativa sulla certificazione delle vaccinazioni obbligatorie – sostiene il Collegio dei professori universitari di Pediatria –, ma contrasta con il DPR 445/2000 che recita ‘I certificati medici, sanitari… non possono essere sostituiti da altro documento’”. Posizione, questa, sostenuta anche dai presidi: l’autocertificazione non è “utilizzabile in campo sanitario se non a seguito di espressa previsione legislativa”.
“È opportuno considerare le preoccupazioni dei dirigenti scolastici, che costituiscono snodo fondamentale per il sistema di istruzione e formazione. Certamente la dirigenza scolastica non può essere gravata di incombenze in materia sanitaria”. Lo scrive il titolare del Miur, Marco Bussetti, su Fb. E aggiunge: “La questione vaccinale è tema di salute pubblica. Il Miur, nell’ambito delle proprie competenze, garantisce la massima collaborazione al ministero della Salute per l’attuazione delle politiche sanitarie previste”.
Redazione Nurse Times
Fonte: www.ansa.it
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