Il Direttore

Università di Foggia: nuovo miracolo atteso presso il Cdl in infermieristica di San Giovanni Rotondo

Siamo ad un anno esatto da quando fu pubblicata sulla testata giornalistica di Nurse Times l’articolo intitolato “L’eccellenza formativa dell’Unifg  Miracolo nel Cdl in Infermieristica” (VEDI)

Siamo ad un anno esatto da quando fu pubblicata sulla testata giornalistica di Nurse Times l’articolo intitolato “L’eccellenza formativa dell’Unifg  Miracolo nel Cdl in Infermieristica” (VEDI)

Nell’articolo si chiedevano lumi sulle dinamiche del corso di laurea presso l’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza e in special modo sul conseguimento di votazioni a dir poco “eccezionali”!

Una circostanza che cadeva proprio dal momento in cui il predetto Istituto Ospedaliero istituiva un criterio di assunzione che prevedeva e prevede tutt’ora il reclutamento dei soli laureati con 110 su 110.

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Infatti, dal 2014 – anno in cui fu indetto tale regola di selezione – le percentuali degli studenti frequentanti il polo distaccato di San Giovanni Rotondo negli a.a. 2015, 2016 e in ultimo il 2017, si laureano con 110 con lode e plausi accademici superano il 75 %!!

Naturalmente è lecito pensare che il criterio possa aver incentivato gli studenti a raggiungere il massimo dei voti ad ogni appello d’esame anche se questo rimane pur sempre una rilevante anomalia statistica; non solo ci si chiede come sia possibile che la quasi totalità degli studenti a partire dal 2015 – anno in cui viene istituito il nuovo criterio d’assunzione –  conseguano un voto finale superiore al 110… ma SOPRATTUTTO COME SIA POSSIBILE CHE CIÒ AVVENGA SENZA ALCUN FUORICORSO!

Oltretutto, nell’ultima seduta di laurea, chi gestisce il corso presso l’IRCCS ha espressamente chiesto agli studenti di non laurearsi nella medesima sessione.

Per tale ragione lo scorso novembre 2017 solo 13 studenti su 25 hanno conseguito il titolo d’infermiere laureandosi tutti – naturalmente – con 110 e 110 con lode.

Non è chiara la natura di questa manovra ma ora non ci resta che aspettare il voto finale di laurea dei 12 laureandi che discuteranno la loro tesi il PROSSIMO 16 APRILE 2018.

Come prevedibile, gli infermieri che si sono visti scavalcare dai “neo-laureti 110 e lode” solo perché il loro voto finale non è all’altezza dei colleghi laureatisi successivamente ma che di fatto posseggono un curriculum e un’esperienza professionale di gran lunga superiore, hanno chiesto lumi ai responsabili dell’istituto ospedaliero anche in un’ottica di trasparenza nei confronti dell’Ente poiché – si fa presente nella nota inviata – potrebbe essere il primo soggetto leso da eventuali errori e/o anomalie universitarie.

Infatti se dapprima il laureato presso l’IRCCS, in attesa di essere reclutato dall’ospedale, svolgeva per anni la professione infermieristica presso altre strutture pubbliche o private, ora i “neo-laureti 110 e lode” preferiscono attendere l’imminente chiamata dell’ente ospedaliere senza preoccuparsi di cercare altrove un’occupazione.

È DOVEROSO EVIDENZIARE CHE NEGLI ULTIMI 2 ANNI E MEZZO SONO STATI RECLUTATI BEN 150 INFERMIERI SEGUENDO IL CRITERIO DEL 110 E LODE.

Per la maggior parte dei casi si tratta di giovani laureti senza alcuna esperienza lavorativa e le conseguenze di questo reclutamento iniquo sono testimoniate da chi quotidianamente pone la sua salute nelle mani di un ente – seppur privato – che riceve sovvenzionamenti da noi contribuenti.

La risposta agli “esclusi” di un ente religioso che professa la misericordia e la dignità dei lavoratori viene data dal responsabile delle risorse umane dell’IRCCS Dottor Raffaele Ciuffreda con una serie di inesattezze e mistificazioni della realtà contornate da toni poco consoni al clima di collaborazione che gli studenti avevamo voluto instaurare.

Innanzitutto il Dottor Ciuffreda inoltra la risposta a ciascun firmatario, identificandoli ad uno ad uno nelle sottoscrizioni della nota inviata.

Stranamente non sembra affatto preoccupato della segnalazione degli esclusi, imputando le anomalie dei punteggi di laurea alla gestione dell’Università di Foggia che peraltro, egli suggerisce di denunciare agli organi competenti senza tener atto che l’80% dei docenti della sede distaccata dell’Università di Foggia sono infermieri e medici dipendenti dell’IRCCS.

La risposta si conclude con un riferimento a selezioni e concorsi, inducendo così i giovani a non perseverare con la richiesta di chiarimenti producendo così l’effetto di ammutolire il gruppo di esclusi.

L’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza è senza dubbio un polo di eccellenza e di professionalità della regione Puglia definito persino un “catalizzatore delle tante menti eccellenti del nostro territorio” ed è giusto pensare che la votazione finale è importante per la formazione di un infermiere, quanto la sua capacità di approccio verso il paziente in termini etici ed umani.

A tal riguardo e proprio in virtù delle suddette eccellenze accademiche, si rileva che nell’ultimo Avviso Pubblico DDG n. 216 del 8 marzo 2018 per il conferimento di incarichi a tempo determinato presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Foggia si è stabilito che gli studenti laureati con votazione da 99 a 109 riceveranno un punteggio pari a 1,00; mentre per colore che hanno raggiunto il 110 il punteggio passerà a 1,50 per poi diventare 2,00 per coloro che si sono laureati con votazione finale pari a 110 e lode.

Naturalmente tale criterio favorisce nuovamente la moltitudine di 110 e lode che si sono laureati e che continuano a laurearsi presso il polo distaccato di San Giovanni Rotondo.

Per concludere è lecito chiedere – nuovamente e a distanza di un anno – se trattasi di vero “Miracolo” o se è stato ideato un modello formativo innovativo e di eccellenza da premiare e da imitare nell’ambito dei Corsi di laurea per infermieristica.

Oppure è lecito chiedersi, data la sussistenza di una così evidente anomalia, se sia opportuna un’attenta indagine da parte degli organi competenti – onde evitare eventuali abusi di atti d’ufficio – sulle modalità di conseguimento delle votazioni finali nel predetto corso di laurea, sulle dinamiche di selezione del personale infermieristico e sulle sinergie istituzionali tra l’Ente ospedaliero e l’Università di Foggia. 

Ma è lecito chiedersi anche quale sia la posizione dell’ordine degli infermieri di Foggia ad oggi non pervenuta, nella sua funzione di garante della trasparenza in favore di tutti gli infermieri che rappresenta! 

Ricordiamo che l’ordine delle professioni infermieristiche di Foggia nella persona del suo presidente Michele Del Gaudio (36 anni alla guida dell’organismo di rappresentanza) partecipa attivamente al processo formativo designando due membri nella commissione che ha il compito di certificare ed abilitare i futuri infermieri alla professione con l’esame di stato.

Dopo lo scandalo che sta travolgendo la facoltà di agraria dello stesso Ateneo è bene che venga fatta chiarezza anche su questa vicenda.

 

Massimo Randolfi 

 

In Foto:

Prof. Maurizio Ricci, Rettore Università degli Studi di Foggia

Dott. Del Gaudio Michele, presidente O.P.I. Foggia

Prof.ssa Gilda Cinnella, presidente del Cdl Infermieristica San Giovanni Rotondo

Prof.ssa Maria Pia Foschino Barbaro, Direttore Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche

Massimo Randolfi

INFERMIERE: Nato a Bari, fondatore di Nurse Times e amministratore del gruppo Facebook "infermiere professionista della salute", la sua passione per l'infermieristica, l'informazione e per l'informatica lo porta ad essere l'anima tecnica del progetto www.nursetimes.org

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Massimo Randolfi

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