A livello nazionale si cerca di contrastare la fuga di infermieri e personale sanitario in Svizzera e Francia. Una recente notizia riporta che Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità una mozione bipartisan che impegna la Giunta regionale a collaborare con Roma per istituire indennizzi nel comparto sanitario, prevedendo maggiori indennità per i professionisti sanitari impiegati in particolare nelle aree di confine, logisticamente raggiungibili con difficoltà e dove la carenza di personale è maggiore. Un analogo provvedimento è invece già stato adottato dalla Valle d’Aosta, regione a statuto speciale, con l’adozione di indennizzo pari a 350 euro mensili per il personale infermieristico.
L’adozione di tali provvedimenti, volti ad attrarre e trattenere i professionisti infermieri e sanitari, sono a tutela dei professionisti stessi, che già operano in costante regime di carenza e sono a tutela anche dei cittadini, che si vedono assistiti da personale sempre più stanco, demotivato e numericamente insufficiente rispetto al fabbisogno. La situazione della nostra Provincia è sempre più simile a quella delle regioni citate per caratteristiche geografiche e per un incremento delle cessazioni dal servizio a vario titolo.
Chiediamo pertanto un’assunzione di responsabilità da parte di tutte le forze politiche e l’inizio di una reale presa di coscienza delle enormi difficoltà dei nostri comparti socio-sanitari, finalizzata ad adottare nuovi strumenti per trattenere e nel contempo attrarre in Apss e Apsp
nuovi professionisti da fuori provincia. Occorre inoltre innovare gli attuali modelli organizzativi e di gestione del personale, ormai inefficaci ed obsoleti, per questo è sempre più necessario un tavolo di confronto provinciale.A nostro avviso l’occasione rappresentata dall’assestamento di bilancio provinciale deve essere immediatamente colta, con un significativo investimento di risorse volte a riconoscere disagio e percorsi di carriera di infermieri e professionisti sanitari nei comparti pubblici assistenziali, analogamente a quanto fatto nelle altre regioni.
La situazione è complessa, articolata. Devono essere messi in campo con urgenza una pluralità di interventi, da noi già ripetutamente proposti e richiesti. Le esigenze dei cittadini sempre più anziani e complessi da curare sono in costante aumento. Il personale infermieristico e sanitario è sempre più numericamente inadeguato al reale fabbisogno. Fondamentale, quindi, garantirgli soddisfazione nel lavoro e conciliazione tempo vita-lavoro.
Nursing up sta assistendo in questi giorni con la massima attenzione al dibattito politico e alle varie posizioni dei vari schieramenti. Vista anche la competizione elettorale autunnale, i settori socio-sanitari devono avere la priorità, pena lo scadimento dei servizi e i riflessi negativi sulla salute dei cittadini.
Redazione Nurse Times
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