Il tempo QT all’elettrocardiogramma rappresenta una alterazione della qualità della conduzione cardiaca ed è un parametro elettrocardiografico intimamente correlato alla frequenza cardiaca: all'aumentare della stessa esso diminuisce!
L’aspetto caratteristico di allungamento dell’intervallo QT e i tempi, sono indicati nella figura che segue:
Talvolta si ragiona processando il QTc (tempo QT corretto) che si ottiene:
E’convenzionalmente osservabile, misurabile e attendibile analizzando le derivazioni V5 (Precordiale) e D2 (Periferica).
La cosiddetta Sindrome del QT lungo puo essere indotta o genetica.
La forma indotta, la si riscontra a seguito di alterazioni dell’equilibrio idro-elettrolitico, come diminuzione dei livelli sierici di potassio, magnesio o calcio oppure a seguito alla somministrazione di farmaci che alterano l’impulso cardiaco e la sua propagazione come ad esempio Metadone, Levo alpha acetilmetadolo, Alloperidolo, Chetiapina, Tioridazina, Droperidolo, Eritromicina, Sotalolo, Amiodarone, Chinidina, Procainamide, fluorochinoloni
Il video che segue indica didatticamente la conduziuone del segnale elettrico in presenza della suddetta Sindrome: https://www.youtube.com/watch?v=3n3So15GY34
Clinicamente la Sindrome del QT lungo si presenta con una sincope a seguito di uno sforzo fisico e solitamente in età giovanile; non sono escluse lipotimie o sincopi anche a riposto.
Generalmente la terapia del QT lungo è fidelizzata all’utilizzo di Beta-Bloccanti per ridurre l’attività mediata dall’automatismo cardiaco
Un criterio diagnostico valido per la valutazione del rischio di possibilità di Sindrome del QT lungo è il QT DIAGNOSTIC SCORE con un cut off di punteggio = o > a 4 suggestivo per alta probabilità di QT lungo.
L’allungamento del tempo QT può far degenerare la manifestazione clinica in morte improvvisa, per arresto cardiaco a seguito di fibrillazione ventricolare.
CALABRESE Michele
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