La manovra di ventilazione durante la rianimazione cardiopolmonare è un intervento complesso, influenzato da vari fattori correlati al paziente, all’operatore e all’ambiente. Alcuni ricercatori hanno messo in luce l’importanza di misurare in modo obiettivo e affidabile la qualità della ventilazione durante la RCP attraverso uno studio scientifico.
L’obiettivo dello studio, condotto dal dottor Fausto D’Agostino, anestesista rianimatore del Policlinico Campus Bio-Medico di Roma, in collaborazione con il professor Giuseppe Ristagno e ai professori Felice Eugenio Agrò, Claudio Ferri e al dottor Paolo Petrosino, è stato quello di valutare l’accuratezza nella valutazione della competenza nella ventilazione acquisita dai partecipanti durante un corso di rianimazione cardiopolmonare avanzato, ALS. L’attività è stata inizialmente valutata dagli istruttori del corso e successivamente confermata da misurazioni ottenute con un dispositivo di feedback (EOlife®, Archeon Medical).
I candidati sono stati sottoposti a due scenari di simulazione di manovre RCP di due minuti ciascuno: uno prevedeva la ventilazione pallone-maschera con un rapporto compressioni/ventilazioni di 30:2 (CC:V) e l’altro attraverso una gestione delle vie aeree con tubo endotracheale con compressioni toraciche continue e 1 ventilazione ogni 6 secondi (CCC+asynV).
Secondo le valutazioni degli istruttori, tutti i 20 candidati hanno acquisito un’adeguata competenza di ventilazione sia per la frequenza che per il volume insufflato (VT). Tuttavia i dati misurati dal dispositivo di feedback hanno mostrato parametri di ventilazione non allineati con le linee guida attuali, con un VT medio più elevato (772±107 ml in 30:2 CC:V e 657±54 ml in CCC+asynV) e una frequenza media inferiore (8± 1 min-1 in CCC+asynV).
La ventilazione di qualità durante la RCP è un’abilità la cui acquisizione inizia con una formazione efficace durante i corsi ALS. La capacità degli istruttori di valutare in modo accurato e oggettivo le manovre di ventilazione dei partecipanti al corso durante le simulazioni, fornendo correzioni tempestive se necessario, è fondamentale per sviluppare competenze applicabili negli scenari di RCP della vita reale.
Tuttavia sono ora disponibili dispositivi di feedback in grado di soddisfare efficacemente questo scopo e il loro utilizzo durante i corsi ALS dovrebbe essere incoraggiato, piuttosto che fare affidamento solo sulla percezione soggettiva degli istruttori.
Full text dell’articolo pubblicato su Resuscitation
Redazione Nurse Times
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