O.S.S.

SHC OSS: “Nulla di nuovo sul Contratto sanità”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del sindacato SHC OSS.

Ci rendiamo conto che il Contratto spacciato dal Governo come segnale di estrema attenzione verso 581mila operatori si stia rilevando come l’ennesima presa in giro. Dalla prima riunione del 20 marzo non è stato fatto nessun passo avanti.

Le risorse stanziate non permettono nessun tipo di incremento delle indennità: non c’è una lira, non ci sono innovazioni che consentano una migliore conciliazione tra lavoro, vita privata e familiare. Le risorse che il Governo ha stanziato non garantiscono il recupero dell’inflazione, non permettono un aumento stipendiale concreto e nessun incremento delle indennità.

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Viene a mancare la difesa del proprio posto di lavoro, non è data nessuna agevolazione alla genitorialità. Inoltre è un Contratto che non tiene conto delle gravi carenze di personale, delle ferie, delle reperibilità e dell’orario di lavoro, con debito orario e perdite economiche.

Al tavolo negoziale i sindacati chiedono molta più attenzione verso gli infermieri e tutti i professionisti del settore sanitario a livello economico, mentre per l’oss di prevedere il nuovo profilo di operatore socio-sanitario con formazione complementare nell’area assistenti. Questo passaggio alla figura di oss complementare, come previsto dall’atto d’indirizzo delle Regioni, sarà un premio con briciole, vista la scarsità di risorse economiche.

Figura limitata anche sugli interventi delle normative, che, seppur importanti per alcune categorie, per l’oss sarà marginale e irrilevante nel contesto generale. Avrà grosse responsabilità professionali, con maggiori competenze, per sopperire alla carenza degli infermieri, ma soprattutto rimane una figura tecnica, come operatore di interesse sanitario, e non ha diritto all’assicurazione, così come è attualmente per l’oss.

Riteniamo che non sia più il tempo degli slogan e delle parole: dobbiamo fare fatti concreti e risolutivi per portare l’oss nelle trattative contrattuali, aziendali e nazionali. Non è più tempo di aspettare. La vera soluzione va trovata ora, senza alcun indugio.

Non possiamo più tollerare compromessi e contentini di alcun genere. Non è più tempo di giochi, fatti dalle solite organizzazioni sindacali. Ci sono esigenze impellenti per il futuro dell’oss. Sarebbe molto importante essere presenti come oss nelle Rsu del 2025, affinché si trovino interventi atti a favorire gli oss.

Non siamo ottimisti sui tempi, che dipendono da quando il Governo troverà le risorse. Il nostro compito ora è guardare a un futuro sempre più da protagonista per l’oss. Bisogna istituire quel potenziamento con il riconoscimento del ruolo socio sanitario, centrato molto sull’assistenza e sugli emolumenti. SHC inizierà, dove ci sarà data la possibilità, a organizzare assemblee sui posti di lavoro per confrontarsi con i colleghi oss per chiedere con forza di essere protagonisti con noi nelle Rsu del 2025.

Redazione Nurse Times

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