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Sentenza storica: infermieri demansionati al Policlinico di Foggia riceveranno 30mila euro a testa

La Corte d’Appello di Bari ribalta la sentenza di primo grado a favore degli infermieri impiegati in mansioni inferiori per carenza di personale, aprendo la strada a risarcimenti fino a 30.000 euro a professionista.

La Corte d’Appello di Bari ha emesso una sentenza storica a favore degli infermieri del Policlinico di Foggia, ribaltando la decisione di primo grado e riconoscendo loro il diritto a risarcimenti significativi per essere stati demansionati a causa della carenza di personale subalterno.

Il Policlinico dovrà pagare, in favore di ciascun appellante, una somma pari al 10% della retribuzione ordinaria mensile percepita dal 29 gennaio 2013 fino alla data di deposito del ricorso di primo grado. Inoltre, dovrà provvedere al pagamento delle spese del doppio grado di giudizio in favore degli appellanti, di 13.600 euro per il primo grado e 10.200 euro per l’appello.

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La sentenza, la numero 472/2024, è stata pubblicata il 18 marzo scorso e ha condannato l’Azienda ospedaliera a risarcire gli infermieri impiegati in mansioni lavorative inferiori con una somma che può arrivare fino a 30.000 euro a professionista. Questo risarcimento potrebbe aumentare ulteriormente se la percentuale applicata dal giudice supera il 15% per 10 anni retroattivi.

Il Collettivo Infermieri Autonomo (CIA) del Policlinico di Foggia ha accolto con favore questa decisione, sottolineando che apre una strada per tutti quegli infermieri che avevano perso una causa in prima istanza, già vinta nei tribunali di Foggia.

La carenza di personale addetto allo svolgimento delle mansioni di base aveva costretto gli infermieri della Mar (reparto malattie dell’apparato respiratorio) a svolgere mansioni inferiori, dal rifacimento dei letti alla distribuzione del vitto, fino alla cura dell’igiene dei pazienti.

Il demansionamento infermieristico è stato riconosciuto come un problema significativo anche a Foggia, e la sentenza della Corte d’Appello di Bari stabilisce definitivamente il ruolo della professione infermieristica e la necessità di garantire un adeguato organico nei reparti ospedalieri.

La difesa dei ricorrenti è stata guidata dall’avvocato e collaboratore del Nursind Domenico De Angelis, esperto di diritto del lavoro, che ha richiamato le sentenze emesse negli anni precedenti dalla Corte di Cassazione.

Questa sentenza, oltre a rappresentare un precedente storico, pone anche un imperativo all’Azienda ospedaliera: provvedere alla carenza di organico subalterno nei reparti del Policlinico di Foggia. Il CIA sottolinea l’importanza di attivare concorsi e avvisi pubblici utilizzando fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per sopperire a queste carenze di personale.

La sentenza della Corte d’Appello di Bari stabilisce un nuovo standard per la professione infermieristica e pone l’accento sulla necessità di garantire un adeguato organico nei reparti ospedalieri, evitando così futuri ricorsi per risarcimento da demansionamento infermieristico.

Redazione Nurse Times

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