Riforma del sistema ECM: “Accostare a sanzioni sistema premiante”

“Accostare a sanzioni sistema premiante, come uno sconto sui premi assicurativi” questa è l’idea del presidente del Co.Ge.APS Enrico De Pascale cheha parlato del cambiamento di forma giuridica che il Consorzio avrà dal prossimo anno e della riforma del sistema ECM.

Con la legge Lorenzin il Consorzio si è visto inondato di richieste da parte di tutti quei professionisti sanitari che sono rientrati sotto il cappello dell’obbligo dell’Educazione Continua in Medicina. Il triennio formativo stava per concludersi e troppi professionisti rischiavano di non risultare in regola per colpa dei ritardi accumulati dal Co.Ge.APS, nonostante avessero acquisito il numero di crediti loro richiesto. Da lì, la decisione di prorogare di un anno la scadenza del periodo formativo in modo da consentire al Co.Ge.APS di regolarizzare la situazione e di lavorare alla riforma del sistema.

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“Entro fine anno riusciremo ad azzerare tutte le posizioni arretrate” ha annunciato adesso De Pascale a Sanità Informazione.

“Abbiamo affrontato la questione in modo molto deciso. Abbiamo terminato il riassetto organizzativo del Consorzio, assunto otto persone per completare l’organico, e nonostante il lungo periodo di lockdown oggi la situazione è assolutamente sotto controllo” ha raccontato.

Una volta smaltiti gli arretrati si legge sulla rivista online, quindi, il Co.Ge.APS comunicherà agli Ordini la situazione formativa dei suoi iscritti: “Noi siamo i notai della situazione – spiega De Pascale -, Federazioni e Ordini sono gli unici che hanno la competenza istituzionale per certificare i professionisti che risultano in regola o sanzionare

, ove dovessero intravedere la necessità di un procedimento disciplinare, coloro che non lo sono“.
Bisogna ricordare, tuttavia, che il ‘bonus ECM’ che è stato riconosciuto quest’estate a tutti i professionisti sanitari ha spostato ulteriormente il termine dei trienni formativi 2014-2016 e 2017-2019 al 31 dicembre 2021. Chi non dovesse risultare in regola, quindi, ha ancora tempo per recuperare. Poi, ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2022 per accumulare i 100 crediti ECM previsti per il triennio in corso.

Per il momento, dunque, il Presidente del Consorzio non si sbilancia sui numeri: “In merito al conseguimento dell’obbligo formativo la situazione è assai eterogenea. Inoltre siamo in attesa di alcuni dettagli operativi che abbiamo richiesto alla Commissione ECM. Quel che è certo – specifica De Pascale – è che tutte le professioni della sanità debbano indistintamente fare uno sforzo supplementare per soddisfare l’obbligo formativo. Ma altrettanto sicuramente l’obbligo formativo sarà più facilmente raggiunto se ad un mero meccanismo sanzionatorio in caso di mancato conseguimento di tutti i crediti ECM si potesse aggiungere un sistema premiante”.

Cristiana Toscano

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