Residui di prodotti fitosanitari negli alimenti: online il report 2018

Campionata un’ampia gamma di alimenti. Il livello di protezione del consumatore risulta adeguato.

Un’ampia gamma di prodotti che comprende anche alimenti per le diete delle fasce di popolazioni più vulnerabili, quali i bambini e i vegetariani, è stata campionata nel 2018, secondo le indicazioni del ministero della Salute. Se ne sono occupate prevalentemente le autorità sanitarie locali, sotto la guida degli assessorati alla Sanità regionali.

I risultati sono pubblicati nel report del ministero “Controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti – risultati in Italia per l’anno 2018”, che include luoghi di campionamento diversificati. Ad esempio, alcuni campioni sono stati prelevati all’importazione e hanno riguardato alimenti provenienti da Paesi terzi. Altri prelievi, effettuati sul mercato nazionale, hanno riguardato gli alimenti più consumati in Europa, e prelevati per il programma europeo.

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La varietà di alimenti esaminati comprende prodotti non processati, come ortofrutta e cereali, e alimenti processati, come vino e olio. Oltre ai costituenti importanti della dieta italiana e mediterranea sopra citati, esaminati anche baby food, alimenti di origine animale, prodotti di origine biologica e altri (trasformati di frutta, ortaggi, cereali, spezie, semi…).

Nel 2018 sono stati superati i 12mila campioni. Di questi, soltanto 96 sono risultati superiori ai limiti massimi consentiti dalla normativa vigente, con una percentuale di irregolarità pari all’0.8%. I risultati complessivi nazionali indicano un livello di protezione del consumatore adeguato e le irregolarità (0.8%) sono al di sotto della media europea (2.5%).

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