GALATINA – L’ennesimo episodio di violenza nei confronti del personale sanitario si è verificato ieri mattina presso il pronto soccorso dell’ospedale di Galatina, in provincia di Lecce. La situazione è degenerata in pochi istanti, con l’infermiere colpito al volto e in altre parti del corpo. Solo grazie alla sua professionalità e al sangue freddo, l’incidente non si è trasformato in una tragedia ancora più grave.
A denunciare l’accaduto è stata la Cgil di Lecce, attraverso il segretario provinciale Floriano Polimeno, che ha inviato una lettera ai vertici dell’Asl di Lecce e al direttore medico del pronto soccorso di Galatina. Polimeno ha espresso preoccupazione per la crescente frequenza di tali episodi, sottolineando i rischi a cui è esposto quotidianamente il personale sanitario. Oltre ai danni fisici, queste aggressioni compromettono la serenità e la sicurezza all’interno delle strutture sanitarie, già messe a dura prova dalla carenza di risorse e dal sovraffollamento.
Secondo il sindacato, uno dei principali fattori che alimentano le lunghe attese e, di conseguenza, le tensioni, è l’uso improprio del servizio di emergenza-urgenza. Molti pazienti, infatti, si rivolgono al pronto soccorso per situazioni che potrebbero essere gestite dalla medicina territoriale, sovraccaricando così il sistema sanitario e rallentando l’assistenza per i casi più gravi.
L’episodio di Galatina ha scatenato anche la reazione della direzione generale dell’Asl Lecce. In una nota, il direttore generale Stefano Rossi ha espresso solidarietà all’infermiere aggredito e al medico che ha tentato di placare l’assalitore, solo per essere a sua volta minacciato. Rossi ha definito “inaccettabili” e “non giustificabili” tali atti di violenza, ribadendo l’importanza di garantire un ambiente di lavoro sicuro per gli operatori sanitari e un clima sereno per i pazienti.
“Questi episodi – ha dichiarato Rossi – non sono più rari come un tempo e creano un clima di tensione e paura non solo tra il personale sanitario, ma anche tra gli utenti che, loro malgrado, si ritrovano testimoni di scene di violenza. È essenziale che vengano adottate misure urgenti per proteggere chi lavora in prima linea e per ristabilire un ambiente di lavoro sicuro e dignitoso”.
La Cgil ha infine sollecitato l’adozione di provvedimenti immediati, tra cui l’introduzione di una vigilanza costante all’interno del pronto soccorso di Galatina, per prevenire il ripetersi di simili episodi e tutelare la sicurezza di operatori e pazienti.
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