È necessario un deciso cambio di passo nella campagna vaccinale anche per garantire una corretta copertura delle necessità di vaccinazione che arriveranno quando si inizierà a somministrare le dosi alla popolazione. Somministrazione alla popolazione che potrebbe già iniziare a partire dal mese di febbraio.
Il cambio di passo può avvenire soltanto se si metterà velocemente in piedi una strategia di reclutamento di vaccinatori aprendo un bando di manifestazione di interesse per avere almeno 27 mila infermieri a livello nazionale (si tratta del numero calcolato secondo nostri precisi parametri ben più alto dei 12mila previsti dal commissario straordinario).
Un nuovo piano strategico che faccia leva sulle capacità e sulla forza lavoro degli infermieri in sinergia con le Regioni e di conseguenza le Asl.
Ci sono migliaia di infermieri della sanità pubblica. Con il bando saranno loro stessi a candidarsi e a dare la loro disponibilità. Saranno poi le Regioni a pagarli, attraverso le Asl di competenza.
I fondi ci sono: sono compresi nella nuova Finanziaria e rientrano nel progetto dei 50 euro lordi ad ora previsti per retribuire le prestazioni aggiuntive.
Il Nursing Up, sindacato degli Infermieri e delle professioni sanitarie, lancia la proposta di incrementare in modo massiccio il numero di vaccinatori ricorrendo all’assunzione e al reclutamento di infermieri che potrebbero dare realmente una vera svolta al ritmo di somministrazione dei vaccini anti-covid.
Tale proposta, il Segretario regionale del Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri, l’ha sottoposta in un colloquio avvenuto ieri all’assessore regionale alla sanità piemontese Luigi Genesio Icardi il quale; nella sua funzione di Coordinatore della Commissione salute della Conferenza Stato Regioni, si è impegnato a sottoporla quanto prima la commissario nazionale per l’emergenza Covid Arcuri.
Spiega il Segretario regionale del Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri: “Al ritmo attuale e con il metodo oggi in atto, pur con tutta la buona volontà; ci andrebbero almeno 4 anni per vaccinare tutta la popolazione italiana, e di conseguenza anche nella nostra regione i tempi sarebbero lunghi.
È dunque evidente come sia necessario un deciso cambio di passo, utilizzando nuove risorse incrementando il numero di vaccinatori. Questi vaccinatori ci sono: si tratta degli infermieri che possono velocemente essere reclutati per questo grande obiettivo.
La strategia è semplice. Basta fare un bando di manifestazione di interesse per i 270 mila infermieri impiegati nel pubblico a livello nazionale; utilizzando le prestazioni aggiuntive a 50 euro l’ora che sono state previste nell’ultima legge finanziaria.
Saranno moltissimi gli infermieri che aderiranno e noi da subito ci prendiamo l’impegno di fare una massiccia campagna di sensibilizzazione verso i colleghi.
In più, nella nostra regione, in Piemonte, si potrebbero da subito scorrere le graduatorie appena compilate delle assunzioni a 36 mesi; per avere da subito forze fresche da impiegare nelle vaccinazioni tramite le Asl. La stessa cosa potrebbe ovviamente avvenire anche nelle altre realtà.
Gli infermieri sono professionisti preparati e perfetti per la campagna di vaccinazione. Basta attivare queste semplici strategie per avere una massiccia adesione che potrebbe garantire una velocità di distribuzione del vaccino che ci potrebbe portare in tempi ragionevolmente brevi a vincere la battaglia contro il virus”.
Prosegue Delli Carri: “Ho parlato personalmente con l’assessore Icardi, ieri, della nostra proposta. Lui si è detto del tutto favorevole e pronto a sostenere l’idea con il commissario Arcuri. Crediamo fermamente che questa possa essere la strategia giusta da mettere in campo. Come abbiamo spiegato i fondi ci sono. Man mano che ci saranno colleghi liberi, quindi da assumere, semplicemente potranno essere assorbiti dalla macchina vaccinale.
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