ROMA – Infermieri e cittadini sempre più alleati in quello che si può definire il patto della salute. L’ultimo tassello, in ordine di tempo, in questo mosaico di relazioni è costituito dalla Consulta permanente delle associazioni dei pazienti e dei cittadini della quale fanno parte i 447mila infermieri italiani rappresentanti dalla Federazione nazionale Collegi Ipasvi.
Il battesimo della Consulta è avvenuto con la prima riunione di insediamento a Roma, nella sede della Federazione, alla presenza della presidente nazionale Barbara Mangiacavalli e di trenta associazioni di malati (ma le iscrizioni sono aperte e la platea si potrà allargare nel tempo).
Luogo di confronto e comunicazione permanente tra infermieri, associazioni e cittadini, la Consulta verrà convocata e sentita preventivamente dalla Federazione sulle tematiche professionali con un’azione propositiva per le azioni future della categoria. “Il rapporto con i pazienti è per noi un elemento valoriale importante della professionale” dichiara la presidente Mangiacavalli. “Nel nostro Codice deontologico l’elemento portante è il ruolo della professione legato all’ideale di servizio che è quello di assistere la persona. Per noi – commenta anche la presidente della Federazione Collegi Ipasvi – è essenziale avere una relazione privilegiata con i cittadini e con le associazioni dei malati”.
Sono cambiati i bisogni di salute, è aumentata l’aspettativa di vita ed è quasi consequenziale l’alleanza stretta tra infermieri e cittadini per conoscere e soddisfare i bisogni di questi ultimi. “La Consulta è un momento importante perché i cittadini capiscono e vivono le esigenze di tutti e le comunicano agli infermieri come protagonisti di un cambiamento positivo e virtuoso della professione
” commenta Tonino Aceti, coordinatore nazionale di Cittadinanzattiva.La Federazione Ipasvi ha aperto la breccia siglando un’alleanza con i cittadini “e mi auguro che seguano ulteriori esperienze positive di questo tipo” chiosa Aceti. Prevenzione, formazione e informazioni sono le direttrici da seguire a giudizio di Oberdan Vitali, presidente dell’Aisc (Associazione italiana scompensati cardiaci): “La categoria infermieristica è essenziale in questo senso per noi”.
Fondamentale, invece, è giudicato il ruolo degli infermieri nei team di diabetologia, come sottolinea Antonio Papaleo della Federazione nazionale delle associazioni dei diabetici (Fand): “Spesso il rapporto medico-paziente è scarso e deteriorato dall’impossibilità di ascolto delle esigenze dei malati, quello con l’infermiere no”.
E’ un coro unanime quello sulla importanza degli infermieri nel rapporto con i pazienti: “Abbiamo assolutamente bisogno di loro sul territorio a domicilio” fa sapere Giulia Azzini dell’Aisla (Associazione sclerosi laterale amiotrofica). “Sono fondamentali a livello di informazione e istruzione” le fa eco Giuseppina Giupponi della Lega italiana per la lotta contro l’Aids (Lila). Al fianco della Consulta saranno attivati anche gruppi di lavoro, temporanei o permanenti, per approfondire analisi e proposte relative ai temi che riguardano la vera assistenza.
Salvatore Petrarolo
Foto: web
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