L’infermiera, responsabile di avere organizzato una manifestazione nella quale un gruppo di No Green Pass si è travestito con divise a strisce paragonandosi agli ebrei deportati nei campi si concentramento, sarà ora denunciata anche dal proprio datore di lavoro.
«Nel comportamento della nostra dipendente, tra l’altro stigmatizzato anche dal suo sindacato di riferimento rileviamo un grave danno d’immagine nei confronti dell’Aou. Valuteremo nei prossimi giorni se e quali provvedimenti adottare», spiega Gianfranco Zulian, direttore generale dell’azienda ospedaliero-universitaria Maggiore della Carità di Novara.
«Pur rispettando il diritto di chiunque di manifestare – ha concluso Zulian – non possiamo non rilevare i contenuti vergognosi e indegni di una società civile quale la nostra. Paragonare le norme sul Green pass ai campi di sterminio è un abominio che dimostra anche l’assoluta mancanza di conoscenza di quel terribile periodo storico».
Non sono ancora giunti invece aggiornamenti dalla Fnopi ne dall’Ordine Professionale Infermierisico provinciale al quale la donna è iscritta.
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