Napoli, ambulanze multate durante i soccorsi

Multe alle ambulanze durante gli interventi di soccorso. Succede a Napoli, dove i tutor hanno sanzionato diversi mezzi di soccorso per superamento dei limiti di velocità. L’ennesimo “verbale beffa”, ricostruisce Il Mattino, riguarda un intervento del 5 settembre scorso, quando il 118 di Pozzuoli intervenne per cercare di salvare una donna alla quale un vicino di casa aveva dato fuoco.

Le multe riguarderebbero in particolare i mezzi del 118 dell’area flegrea (Pozzuoli, Quarto, Bacoli, Monte di Procida) che trasportano i pazienti a Napoli attraverso la tangenziale verso gli ospedali Cotugno o Cardarelli. Secondo il quotidiano, il problema è che “i tutor dell’asse a scorrimento veloce non guardano in faccia a nessuno”. O meglio, “nessuno ha finora registrato le targhe negli elenchi di indenni da sanzioni per superamento dei limiti di velocità dovuti a causa di forza maggiore e ordine pubblico”.

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“Nel 2021, in piena pandemia – afferma Raffaele Morelli, titolare della Croce Italia, che svolge il servizio di soccorso in convenzione con l’Asl Napoli 2 Nord -, segnalammo il problema alla prefettura che si mise a disposizione per annullare le multe ma il problema persiste e anzi si è aggravato. Ormai un nostro infermiere si occupa solo di questo anzichè dell’assistenza”.

Così, invece, Mario Balzanelli, presidente della Società Italiana Sistema 118 (Sis 118): “Multare per eccesso di velocità un’ambulanza del Sistema di emergenza territoriale 118 perché sta trasportando in ospedale, nel minor tempo possibile, una persona in imminente pericolo di perdere la vita, o perché si sta recando presso uno scenario in cui qualcuno è in evidente pericolo di perdere la vita, è, in linea di principio, non solo irrazionale quanto assurdo”.

Aggiunge Balzanelli: “In emergenza contano, insieme al doveroso possesso delle competenze tecniche specifiche degli operatori che prestano il soccorso, cronometro e clessidra. Perché quando si rischia di morire da un momento all’altro il tempo ‘guadagnato’, anche di un solo minuto, può fare la differenza tra la vita e la morte”.

E ancora: “Gli autisti soccorritori, dal canto loro, calibrano quotidianamente, peraltro in modo responsabile ed esperto, le condizioni di guida del mezzo, tenendo conto della necessità di garantire la sicurezza degli equipaggi trasportati, nonché degli altri veicoli, delle condizioni di operatività all’interno del vano sanitario e del più veloce raggiungimento dell’ospedale”.

Nel rispetto di questo equilibrio, “a nessun titolo il 118 può ritardare l’accesso all’ospedale di un paziente critico o ritardare l’arrivo presso un paziente critico”, aggiunge Balzanelli, che chiede “di fare chiarezza di contesto operativo quando si tratti di emergenza sanitaria, anche eventualmente rivisitando ad hoc il nuovo codice della strada”.

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