On. Stefania Mammi (M5S): OSS figura da valorizzare a livello nazionale. La delibera di Zaia mortifica migliaia di professionisti banalizzando un percorso durato decenni.
L’Onorevole Stefania Mammì, (M5S), interviene a proposito della delibera del Presidente Zaia: “La salute dei nostri cittadini è una cosa seria, non è pensabile che ogni Regione crei le sue figure professionali con percorsi formativi auto deliberati. La delibera del Veneto è pericolosa per tutto il Paese poiché tende a voler sfruttare la categoria degli OSS affidandogli compiti di cui non hanno conoscenze, competenze, titolarità e ruolo giuridico. La creazione dell’operatore socio sanitario che svolge funzioni infermieristiche “al fine di contrastare la carenza di personale dovuta all’emergenza pandemica” è un affronto a migliaia di lavoratrici e lavoratori, svilisce due ruoli fondamentali per la sanità. Gli infermieri sono professionisti sanitari responsabili della pianificazione e gestione del processo assistenziale (assistenza infermieristica), ossia, l’attività terapeutica, palliativa, riabilitativa, educativa e preventiva rivolta all’individuo, alla comunità o alla popolazione, svolta su individui malati o sani, al fine di recuperare uno stato di salute adeguato e/o di prevenire l’insorgenza di alterazioni morfo-funzionali.
La formazione degli OSS andrebbe definita a livello Nazionale e andrebbero creati specifici registri dove inserire OSS riconosciuti, come io stessa ho proposto in una mia interrogazione chiedendo l’adozione di un elenco telematico nazionale e l’attivazione di un percorso formativo omogeneo in tutte le regioni. La delibera del Veneto crea una figura intermedia che non ha alcun senso se non quello di voler risparmiare e sminuire due professioni. Contestualmente mi aspetto che Zaia introduca uno scudo penale, prendendosi tutte le responsabilità, per eventuali errori commessi dai nuovi OSS.”, conclude l’On. Mammì
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