Infermiere dell’Emergenza

Le restrizioni sull’assunzione di cibo prima del nuoto sono infondate: medical position statement

DICHIARAZIONE DI POSIZIONE SULLA CONGESTIONE

…di Riccardo Ristori

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L’ultimo World Conference on Drowning Prevention (congresso mondiale per la prevenzione dell’annegamento) a cui ho partecipato, si è tenuto lo scorso novembre in Canada. 
Nella sezione che affronta i problemi di natura medica, sono stati affrontati come al solito vari argomenti, il più curioso per noi italiani è stato quello sulla congestione.

La congestione è stata inserita in un medical position statement (dichiarazione di posizione) condiviso dai medici provenienti da tutto il mondo e che di prevenzione dell’annegamento si occupano, dal titolo eating before swimming.

Background

Da molti anni consigliano di aspettare un certo periodo di tempo dopo aver mangiato prima di nuotare. Spesso viene consigliata un’ora di attesa (ovviamente non in Italia, da noi almeno 3 ore). Questa revisione è stata condotta per valutare l’evidenza se mangiare è un fattore di rischio per l’annegamento e che aspettare di nuotare dopo aver mangiato, diminuirà questo rischio.

DOMANDA

Esistono prove che le persone che hanno mangiato e che poi sono entrate in acqua per fare il bagno, attività ricreative, natatorie ecc, hanno aumentato il rischio di annegamento (rispetto a quello della popolazione generale)? 

DICHIARAZIONE

Non ci sono prove che mangiare prima di nuotare aumenta il rischio di annegamento. Mentre mangiare è stato associato a nausea, vomito e dolore addominale, la relazione causale tra questi fenomeni e il rischio di annegamento non è stata riportata né ben studiata (impossibile studiare qualcosa che non esiste). Pertanto, le raccomandazioni su quantità, tempi e tipo di cibo quando si mangia prima di nuotare o attività acquatiche non possono essere basate su prove scientifiche.

SOMMARIO

C’è poca letteratura scientifica pubblicata o anche informazioni generali sugli effetti del mangiare prima di nuotare. I due studi entrambi condotti negli anni ’60, non hanno mostrato alcun effetto sulle prestazioni del nuoto e sugli effetti collaterali minimi a diversi intervalli di tempo dopo un pasto. 
Non è stato segnalato nessun caso che abbia causato o contribuito all’annegamento fatale o non fatale.

La ricerca mostra generalmente che il consumo di cibo prima e durante gli sforzi atletici migliora le prestazioni. Tuttavia, vi è un piccolo corpo di ricerca su una condizione chiamata ETAP, dolore addominale transitorio correlato all’esercizio, che è per lo più riportato tra i corridori e non è debilitante né grave. La valutazione dell’assunzione di liquidi e alimenti mostra che la condizione può verificarsi più frequentemente nei corridori che consumano bevande ad alto contenuto di carboidrati. Nessun sintomo significativo è stato riportato in nessuno degli studi.
Nessuna ricerca condotta dalle più importanti organizzazioni mediche o di sicurezza in acqua, consigliano di aspettare prima di nuotare dopo aver mangiato.

RACCOMANDAZIONI

Le restrizioni sull’assunzione di cibo prima del nuoto sono infondate. Raccomandazione di Classe II.

Riccardo Ristori

Redazione Nurse Times

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