LA VERITA’ CHE IL CORRIERE DELLA SERA NON VI HA DETTO
Per la stampa italiana sono più importanti le bolle sulla pancia dei medici che il cancro che uccide degli infermieri!!
Il 26 marzo 2016 il Corriere della Sera nella persona di Giulio De Santis pubblica finalmente un articolo sull’inchiesta della formaldeide presentata contro il Policlinico di Roma.
Nell’articolo viene ricondotta la denuncia a due medici legali che avrebbero destato l’interesse dei magistrati perchè volevano vederci chiaro sulle bolle che avevano sul loro addome.
Siamo stanchi di vedere i medici vantarsi per il nostro duro lavoro.
La vergogna più grave ricade sul giornalismo pilotato; è bastato che due medici si lamentassero per le “bolle sulla pancia” per far scattare l’interesse di un giornalista del Corriere della Sera, mentre noi abbiamo assistito inermi ad un cancro da formalina che ha colpito un collega e agli aborti di altre colleghe che non riescono ad avere prole e nonostante l’avessimo diffuso in lungo e in largo, nessun giornalista si è interessato della strage.
Per la Stampa italiana sono più importanti le bolle sulla pancia dei medici che il cancro che uccide gli infermieri.
Il responsabile del Corriere della Salute ovvero delle pagine dedicate alla salute del Corriere della Sera è il giornalista Luigi Ripamonti, non a caso anche medico.
Abbiamo presentato due denunce-querele contro la formalina mentre tutti, sindacati, medici legali, direttori medici, dirigenti medici, direzione sanitaria, direzione generale, medicina legale, ispettori e medicina preventiva ignoravano o volevano ignorare le contaminazioni che il personale del Policlinico e di altre strutture sanitarie subivano tutti i giorni da oltre 30 anni.
Ho scritto io le denunce e io l’ho presentate all’Ufficio Ispettivo del Lavoro e alla Procura della Repubblica al P.M. Pollidori.
Io ho chiesto le ispezioni, io sono stato interrogato dalla Procura, io ho insistito perchè si eseguissero i blitz e i sequestri.
In un anno di battaglie per la salute dei colleghi non ho mai visto nè giornalisti nè medici legali.
Io ho subito pressioni e minacce per ritirare le denunce ed io ho fatto multare i responsabili.
Io ho fatto acquistare al Policlinico i dispositivi ermetici per la conservazione dei pezzi anatomici e non i medici legali.
Il Policlinico sta anche installando una cappa a flusso laminare verticale in clinica ostetrica per lavorare i pezzi più grandi.
Sulle denunce c’è il mio nome e il nome della nostra Associazione e non quella dei medici.
Per buona memoria riproduco la news pubblicata dall’A.A.D.I. il 09 luglio 2015:
Così hanno esultato, stamattina 09 luglio 2015 alle ore 9, gli infermieri e gli ausiliari della sala operatoria della chirurgia plastica del Policlinico di Roma quando la farmacia ha consegnato uno stock di 240 pezzi (degli oltre 19.000 acquistati per una spesa di 38.950,00 euro) del nuovo prodotto BiopSafe che permette di conservare in sicurezza il pezzo anatomico.
Roma 09 luglio 2015
Mauro Di Fresco
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