La Segreteria Fials della Bat contro la chiusura del punto nascita nel P.O. di Bisceglie

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della Segreteria Aziendale della Fials Bat sul piano di riordino ospedaliero varato dalla regione Puglia e la chiusura del punto nascita del P.O. di Bisceglie


La segreteria Fias Bat contro la chiusura dello storico punto nascita di bisceglie, “L’Ospedale di bisceglie ha tutti i numeri per essere classificato ospedale di primo livello”.

Angelo Somma e Sergio Di Liddo Rispettivamente Segretario e Vicesegretario della Fials BAT: Tanto Tuonò Che Piovve, a nulla sono servite le rassicurazioni del Presidente e Assessore alla sanità Emiliano.

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Mercoledì 3 Luglio La Giunta regionale pugliese, su indicazione del Ministero della Salute, ha approvato il Documento unico regionale di riordino della rete ospedaliera.

Quindi, con il provvedimento approvato dalla Giunta regionale non viene modificato sostanzialmente quanto già approvato dai precedenti Regolamenti regionali. Si definisce invece in modo organico ed unitario l’intera rete ospedaliera, relativa alle strutture pubbliche e private accreditate, corredandosi dei documenti relativi al modello organizzativo delle reti tempo/dipendenti (infarto, ictus e trauma), trasporto materno infantile, rete oncologica e rete emergenza urgenza.

Per quanto riguarda i nodi della rete oncologica, espressamente richiesti dal Ministero della Salute,  sono stati individuati prioritariamente i DEA di II Livello, l’Ospedale di Barletta, gli IRCCS pubblici, gli Enti ecclesiastici (Panico di Tricase e Miulli di Acquaviva delle Fonti) e l’IRCCS privato accreditato “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo. In fase di definizione dei PDTA per patologia oncologica verrà individuato il ruolo di ogni Ospedale (secondo il modello Hub and Spoke).

Infine, annualmente verrà effettuato dal Dipartimento “Promozione della Salute, del Benessere Sociale e dello Sport per Tutti” con il supporto di A.Re.S.S,  il monitoraggio delle attività in termini di volumi ed esito, sulla cui base si procederà alla rivisitazione delle reti tempo dipendenti e dell’intera rete ospedaliera, soprattutto con riferimento ad alcuni indicatori segnalati dal Ministero della Salute (in particolare PTCA, TM  e taglio cesareo).

Il riordino della rete ospedaliera contenuto nel provvedimento approvato dovrà essere attuato entro il 31/12/2020.

LA CLASSIFICAZIONE DELLE STRUTTURE OSPEDALIERE PUGLIESI:

5 Ospedali di Secondo Livello: Nessuno nella Provincia Bat

17 Ospedali di Primo Livello: Per la Asl Bt Risultano di Primo Livello L’ospedale Mons. Raffaele Dimiccoli a Barletta, e L’ospedale Lorenzo Bonomo ad Andria.

10 Ospedali di Base: Tra cui L’Ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie, quindi anche in questo piano di riordino ospedaliero 2019/2020 l’ospedale Vittorio Emanuele II di di Bisceglie, Nonostante le promesse annunciate durante una visita di cortesia del Presidente Emiliano viene classificato nuovamente ospedale di BASE considerato che lo stesso ha una dotazione di circa 167 posti letto con almeno 6 Unità Operative Specialistiche inclusa la Rianimazione, Cardiologia, terapia intensiva, oltre alla Unità Operativa di Malattie Infettive, Endocrinologia con posti letto e di livello sovra aziendale, superiore ad altri Presidi Ospedalieri dei paesi confinanti classificati ospedali di primo livello senza Rianimazione e con meno posti letto.

In base alla stessa Delibera di Giunta la quale riprende parametri Ministeriali relative ai punti nascita (1000 parti l’anno) si prevede la chiusura entro e non oltre il 31 Dicembre 2020 dello storico punto nascita del P.O. di Bisceglie, motivo? Nel 2018 non sono stati raggiunti i 1000 parti previsti dal Decreto Ministeriale.

Se dobbiamo tener conto dei numeri sui parametri Ministeriali dovrebbero chiudere  la metà degli Ospedali Pugliesi, i quali non hanno raggiunto i parti previsti in quanto dal 2016 ad oggi le percentuali di nascite si è abbassata bruscamente.

La Fials  dopo il tentativo di chiusura della Cardiologia di Bisceglie nel 2018 ha lanciato diversi allarmi su un eventuale depotenziamento dell’ospedale di Bisceglie ma evidentemente questi allarmi sono stati sottovalutati.

L’appello finale che la Segreteria FIALS BAT rivolge al Presidente della Regione, Alla Politica Locale di Ogni Colore di attivarsi con massima urgenza affinchè l’ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie venga Classificato Ospedale di Primo Livello, trovando le giuste soluzioni per evitare la perdita di un’altro punto nascita sul nostro territorio e un ulteriore calo assistenziale nei confronti dei cittadini di questo territorio già penalizzati da un basso indice di posti letto (della Puglia e d’Italia) rispetto alla popolazione residente, la Asl BT ha quasi la metà dei posti letto che le spettano secondo gli standard nazionali. Pertanto in questo territorio le U.O. Non Devono essere assolutamente chiuse, ma Incrementate e Potenziate.

La FIALS Preannuncia Forti Manifestazioni di Protesta Con Presidi Permanenti Qualora non si Dovessero Verificare Soluzioni Concrete sulla Questione.


 

Redazione NurseTimes

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