La dott.ssa Giammarco presenta la tesi in infermieristica sull’Assistenza al paziente con sclerosi multipla trattato con “short infusion” di Ocrelizumab

Grande successo per il nostro progetto editoriale denominato NeXT che permette ai neolaureati in medicina, infermieristica e a tutti i professionisti della sanità di poter pubblicare la propria tesi di laurea sul nostro portale. 

Sono numerose le tesi di laurea che quotidianamente arrivano all’attenzione della nostra redazione (redazione@nursetimes.org).

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Gentile Direttore di NurseTimes,

sono Maria Giulia Giammarco, neolaureata in Infermieristica presso l’Università degli studi dell’Aquila con votazione 110/110 con lode. Vorrei sottoporre all’attenzione della vostra Redazione la mia tesi di laurea.

ABSTRACT

La Sclerosi Multipla rappresenta una patologia cronica demielinizzante e degenerativa (Padovani A., et al, 2017). Si tratta di una patologia autoimmune, legata ad una anomala risposta da parte dei linfociti auto-reattivi ed altre cellule infiammatorie nei confronti della mielina, la sostanza che riveste le fibre nervose, ovvero il sistema immunitario del paziente, confondendo l’organismo umano con agenti patogeni quali antigeni virali o batterici, produce auto-anticorpi che danneggiano in questo caso la guaina mielinica (Padovani A., et al, 2017).

La sclerosi multipla colpisce oltre un milione di individui nel mondo ed è la più comune causa non traumatica di disabilità neurologica nell’età giovane- adulta. La diagnosi provoca con molta frequenza uno stravolgimento emotivo, sia per il paziente che per i suoi cari. Sono molto comuni rabbia, confusione, senso di angoscia, paura per le prospettive future.

La sclerosi multipla (SM) in effetti è una malattia complessa, per la quale non esiste ancora una cura, ma grazie ai progressi della ricerca scientifica, oggi la maggior parte delle persone affette da questa patologia riesce a portare avanti i propri progetti e a realizzare i propri sogni (Berio V., et al, 2019).

La gestione di questo momento complesso richiede tempi differenti che dipendono dal proprio vissuto, dalla scala dei valori personale, ma soprattutto dalla rete di supporto di cui si dispone. È importante trovare risposte ai dubbi e alle domande che sorgono numerose e comprendere al meglio come gestire i sintomi e i cambiamenti che subentrano nella quotidianità. Per far fronte alle diverse sfide che la sclerosi multipla porta con sé, un’informazione corretta e aggiornata è indispensabile, non solo per la persona con SM, ma anche per i suoi familiari, che devono potersi orientare nelle diverse situazioni.

Durante lo svolgimento del mio tirocinio formativo presso il Centro Malattie Demielinizzanti dell’ospedale San Salvatore di L’Aquila, ho avuto la possibilità di osservare il lavoro di tutti i professionisti che collaborano nella cura dei pazienti e di far parte del team assistenziale. Nello specifico, ho potuto imparare come la figura dell’infermiere ricopra un ruolo molto importante, dalle prime fasi della diagnosi della malattia e per tutta la durata dei trattamenti terapeutici, in quanto è colui che per la maggior parte del tempo si trova a relazionarsi con la persona, la conforta, la sostiene, la educa alla gestione di tutti i problemi clinici che si possono presentare, la rassicura fornendo un’informazione corretta e risponde in modo puntuale a tutti i dubbi che creano paure.

 In questo elaborato ho descritto il caso clinico di una paziente affetta da Sclerosi Multipla, trattata con infusione di Ocrelizumab in tempo ridotto (short infusion), una novità che permette di aumentare la qualità del tempo di degenza e di conseguenza il senso di benessere della persona che deve sottoporsi periodicamente al trattamento terapeutico, ne ho pianificato l’assistenza attraverso il Processo di Nursing, individuato i bisogni primari e le diagnosi infermieristiche con l’utilizzo delle classificazioni NANDA, NOC E NIC.

Maria Giulia Giammarco

Tesi: Assistenza al paziente con sclerosi multipla trattato con “short infusion” di Ocrelizumab

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