Introduzione
Ho scelto questo argomento perché le persone che operano nel settore sanitario necessitano di utili risposte al rischio di stress in ambito lavorativo per meglio prevenire e contenere tale fenomeno.
Tutti gli operatori sanitari, e tra questi gli infermieri, sono esposti quotidianamente sia nel periodo di formazione, sia successivamente, nell’ambito lavorativo a forte stress psicologico e fisico che, se prolungato, favorisce l’insorgenza della sindrome da burnout (BOS) (Bond et al., 2013; Shirey, 2007).
Il termine burnout è un termine inglese (che significa letteralmente scoppiato, esaurito, bruciato) che viene accostato essenzialmente alle professioni di aiuto (helping professions), come quella dell’infermiere, indicando una sindrome legata all’esposizione prolungata a stress lavoro-correlato, che porta il soggetto all’esaurimento delle proprie risorse psico-fisiche e alla manifestazione di sintomi psicologici negativi (demoralizzazione, irrequietezza, apatia, depressione) che possono associarsi a problematiche fisiche (affaticamento cronico, disturbi del sonno, cefalea, disturbi gastrointestinali, palpitazioni) (Cimotti et al., 2012; Garman et al., 2002).
Tutto questo si trasferisce inevitabilmente sulle prestazioni professionali aumentando il rischio di errori (mistakes) e interferendo negativamente sul processo assistenziale (Cimotti et al., 2012; Garman et al., 2002). Pertanto, l’esaurimento derivante ricade negativamente sia sulla qualità di vita del professionista, sia sulla qualità assistenziale con peggiori outcome per i pazienti (Maslach e Jackson, 1981).
L’obbiettivo di questo elaborato di tesi è quello di valutare, attraverso una revisione della letteratura, se gli interventi di mindfulness effettuati con nuove modalità sono efficaci nella prevenzione della sindrome del burnout nell’infermiere.
La ricerca è stata effettuata consultando le banche dati PubMed e Cinahl nel periodo dal 1/10/22 al 29/12/22. La strategia di ricerca si è avvalsa della formulazione del PICO frame work, come inserito nella segunte tabella:
Le keywords utilizzate per la ricerca sono state: burnout professional, burnout, nurse e mindfulness. I criteri di inclusione sono stati: articoli rivolti agli operatori sanitari, ma che considerano in particolare gli infermieri, articoli con il testo completo, articoli con un massimo di 10 anni ed esclusivamente RCT, in lingua inglese o italiana, mentre quelli di esclusione: articoli che non prendono in considerazioni gli infermieri.
Nella revisione sono stati inclusi 3 studi randomizzati controllati che prendono in considerazione interventi di mindfulness. In 2 studi su 3 i risultati sono omogenei: la mindfulness è un intervento efficace nella riduzione della sindrome del burnout nell’infermiere. Tutti gli articoli hanno considerato nuove modalità di erogazione della mindfulness. In particolare, gli studi che sono risultati efficaci hanno utilizzato modalità di interventi on line o che comunque prevedevano un supporto un supporto tramite piattaforma on-line.
Il burnout è un fenomeno diffuso in tutti gli ambiti lavorativi, ma soprattutto tra gli operatori sanitari e in particolar modo tra gli infermieri. Prevenire il burnout è importante per garantire un’assistenza più efficace possibile. Due dei tre studi reperiti hanno riportato risultati significativi su come sia possibile gestire o diminuire la sindrome attraverso l’intervento di mindfulness effettuati con modalità più accessibili per gli infermieri. Tuttavia, in entrambi gli studi i campioni sottoposto alle pratiche di consapevolezza sono di piccole dimensioni e quindi non sufficienti per generalizzare l’efficacia dell’intervento. Studi futuri dovrebbero indagare il fenomeno in quanto di grande interesse per l’assistenza sanitaria e per il mondo infermieristico.
Dott.ssa Ilaria Amico
Tesi: “L’efficacia della Mindfulness per la prevenzione della sindrome del burnout”
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