Lavoro

L’Europa in una mano: la European Professional Card (EPC)

Il nostro giro d’Europa si concede una breve sosta per parlare di “burocrazia internazionale”; dopo Finlandia, Olanda, Norvegia, Svezia e Irlanda, è il momento di parlare di uno strumento – introdotto con la direttiva UE 2013/55 – che snellisce in maniera importante le pratiche di riconoscimento professionale da parte degli Stati membri dell’Unione Europea: la Tessera Professionale Europea. È chiamata Tessera, ma in realtà è una procedura per il riconoscimento delle qualifiche professionali tra i paesi dell’Unione Europea, che consente ai professionisti che l’hanno ottenuta di lavorare in uno Stato membro diverso da quello di origine.

Ad oggi è attiva per cinque professioni pilota, tra cui anche quella infermieristica.

Ha due tipi di validità rispetto alla durata del soggiorno estero: illimitata se il professionista si stabilisce in via definitiva presso il paese ospitante per il quale ha presentato la domanda (c.d. stabilimento) e di 18 mesi per le prestazioni temporanee\occasionali di servizi (c.d. mobilità temporanea).

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Se intendi trasferirti nel Paese a lungo termine (stabilimento), è possibile che debba iscriverti a un ordine professionale o sottoporti a controlli supplementari prima di iniziare a lavorare. Per saperne di più si rimanda alla pagina della Commissione Europea per il libero spostamento dei professionisti.

La grande utilità di questo strumento è che è più facile e più rapido da gestire rispetto alle tradizionali procedure di riconoscimento, ed è anche più trasparente: puoi seguire l’andamento della tua domanda online e riutilizzare i documenti già caricati per presentare nuove domande in altri paesi.

Ci sono tre soggetti in gioco: il professionista, il Paese d’origine e il Paese ospitante:

Durante il nostro percorso fra le varie burocrazie d’Europa abbiamo visto quanto sia difficile in alcuni casi fornire le varie domande di riconoscimento professionale, ma la convalida della Tessera da parte dello Stato membro ospitante è equiparata, ad ogni effetto, al riconoscimento della qualifica professionale effettuata secondo le normali procedure.

Il professionista deve creare un account personale e caricare tutta la documentazione richiesta in formato digitale, creando così il proprio fascicolo IMI (International Market Information); l’accesso a questa documentazione sarà consentito, oltre che al professionista, solo alle autorità competenti coinvolte. In pratica l’infermiere deve collegarsi al sito ECAS, il servizio di autenticazione della Commissione Europea, e seguire la procedura indicata.

Lo Stato membro di origine dovrà verificare e convalidare la richiesta, creando la Tessera. Lo Stato ospitante dovrà convalidarla o richiedere una documentazione aggiuntiva per terminare le pratiche di convalida della Tessera.

La procedura

Per il rilascio della Tessera si prevedono le seguenti fasi:

  • Invio della domanda online e relativa produzione delle informazioni e dei documenti richiesti
  • Dichiarazione, da parte delle Autorità competenti, entro sette giorni, dell’avvenuto ricevimento della stessa oppure richiesta di integrazione di ulteriori documenti
  • Nel caso in cui la richiesta sia formulata per una prestazione temporanea di servizi le autorità competenti provvedono, entro tre settimane, all’esame del fascicolo; tale termine può rivelarsi più lungo per quelle professioni che presentino, per loro natura, un impatto sulla salute dei cittadini. Tuttavia l’esame della richiesta non può avere una durata superiore ai tre mesi. Se invece la domanda è presentata al fine di svolgere una professione in regime di stabilimento il termine per l’esame del fascicolo passa a 3 mesi ovvero 2 nel caso di professioni riconosciute automaticamente. Nel caso in cui lo Stato membro ospitante non adotti nessun tipo di decisioni nei termini sopracitati e non vi sia stata nessuna interruzione dovuta a richiesta di informazioni o documenti aggiuntivi, varrà il principio del silenzio/assenso con il conseguente rilascio della Tessera.
  • Nel caso in cui le autorità competenti rifiutino la domanda queste sono tenute tassativamente ad indicarne le motivazioni per permettere al richiedente la proposizione di un eventuale ricorso contro la decisione assunta.

Vantaggi

  • Snellimento delle pratiche di riconoscimento professionale, dato che le autorità del Paese d’origine ti aiuteranno a presentare la domanda e ne controlleranno la correttezza in tutti i passaggi.
  • Il tuo fascicolo è già nel sistema, quindi se vorrai riattivarla (per, ad esempio, cambiare lo stato da mobilità temporanea a stabilimento) non sarà necessario ricaricare tutti i documenti.
  • Se le autorità del paese ospitante incaricate di esaminare la tua domanda non adottano una decisione definitiva entro il termine stabilito, il riconoscimento (per silenzio-assenzo) avviene automaticamente e potrai creare un certificato della tessera professionale europea.

Questo articolo è a scopo informativo: si consiglia di visitare il sito Your Europe per conoscere in dettaglio le tariffe applicate, i tempi e le modalità della procedura. Your Europe è un sito istituzionale dell’Unione Europea creato per aiutare i cittadini a svolgere un’attività in un altro Stato membro, ed è un portale web fondamentale per interfacciarsi al mondo del lavoro all’interno dei Paesi membri dell’Unione Europea.

Marco Parracciani

FONTI

Your Europe

Commissione Europea per la mobilità internazionale

Ipasvi Firenze

Direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali

Direttiva 2013/55/EU modificante la direttiva 2005/36/CE

 

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