Scontro frontale tra il “VECCHIO” E il “NUOVO”
Promette scintille il confronto, per ora a distanza, tra il Presidente uscente del Collegio IPASVI di Salerno, da oltre 15 anni alla presidenza del Collegio IPASVI di Salerno e il neo gruppo di Colleghi della lista Infermiere Professionista della salute; gruppo che si candida per il governo dell’Ente di rappresentanza professionale degli Infermieri per il triennio 2015-2017.

Il coordinatore del gruppo di Colleghi contesta al Presidente Celentano la scelta di trasferire a Polla (residenza del presidente Celentano) il seggio elettorale e le affermazioni dallo stesso rese a nurse 24 (Fonte: www.nurse24.it) nella parte in cui dichiara, tra l’altro: omissis … abbiamo costruito un Collegio più accessibile, più autorevole, più aperto, più moderno, più idoneo ad una professione che sta crescendo oltre ogni aspettativa… omissis.
Lo stato dell’arte dell’infermieristica salernitana dalla formazione all’esercizio professionale è ben diversa da come la “legge” convenientemente il Presidente Celentano.
L’attività del Collegio di Salerno, per gli Infermieri Salernitani è semplicemente “NON PERVENUTA”

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Adolfo Stellato, incalza: quale è il modello organizzativo dell’attività di assistenza infermieristica e di definizione dei livelli minimi delle prestazioni infermieristiche da erogare ai cittadini a cui il Collegio di Salerno guidato dal Presidente Celentano immagina?
Ancora, Perché il Presidente Celentano fugge da Salerno? Teme forse che gli Infermieri di Salerno non gli rinnovano la fiducia?
A rendere il confronto più aspro, ci pensa il Direttore Generale della ASL di Salerno che revoca al Presidente Celentano l’autorizzazione concessa per la costituzione del seggio elettorale.
Celentano sarà costretto a nuove comunicazioni istituzionali per informare gli elettori della nuova sede e conseguentemente delle nuove date.
Atteso quanto precede ci sembra opportuno rivolgere due semplici domande al Presidente Celentano:
1) Sceglierà nuovamente Polla come sede delle elezioni?
2) Chi paga l’inoltro delle comunicazioni istituzionali (6.000 € circa)?