Sono numerose le tesi di laurea che arricchiscono il nostro progetto editoriale denominato NeXT che permette ai neolaureati in medicina, infermieristica e a tutti i professionisti della sanità di poter pubblicare la propria tesi di laurea sul nostro portale (redazione@nursetimes.org).
Abstract
L’obiettivo principale di questa tesi è quello di fornire uno stimolo, e non solo, una base significativa a chi crede in una svolta positiva dell’organizzazione e della gestione dei Pronto Soccorso in Italia, a partire dalle infinite potenzialità e risorse che l’Infermieristica moderna ha e che può mettere sul campo.
Affronteremo una delle principali problematiche che l’utente incontra nella gestione della sanità pubblica, ovvero la lunga attesa e il sovraffollamento nei pronti soccorsi. La gran parte dei cittadini che afferiscono in Pronto Soccorso, infatti, spesso hanno un problema di salute minore, sono coloro ai quali viene assegnato il codice-colore bianco o verde. L’attuale metodo di gestione di questi codici non permette di assisterli adeguatamente ed efficientemente, basta osservare le lunghe code in PS che creano uno stato di sovraffollamento.
In merito a tale problematica sono stati fatti diversi studi e ideati molteplici modelli legati in modo particolare alla professione dell’infermiere. Tra questi: lo sviluppo di strutture territoriali, l’infermiere di famiglia o domiciliare, l’istituzione di reparti di valutazione, una rete di educazione sanitaria della popolazione e, infine, la nascita di soluzioni interne al pronto soccorso.
In queste pagine ci soffermeremo proprio su uno dei metodi più efficaci di gestione dei codici minori, già sviluppato nei paesi anglosassoni, il See and Treat (S&T), un modello organizzativo in cui infermieri esperti ed opportunamente formati prendono in carico e provvedono autonomamente ai pazienti con problematiche minori, attenendosi a precisi protocolli medico-infermieristici. Analizzeremo ed approfondiremo il percorso See and Treat, da dove e perché nasce, i suoi vantaggi e svantaggi, quali patologie e casi clinici vengono trattati secondo i protocolli. Andremo, inoltre, a definire la formazione specifica che l’infermiere deve ricevere per poter trattare i casi minori e perseguire il titolo di Infermiere certificato in interventi di primo soccorso.
Particolare attenzione verrà posta, poi, ai dati raccolti presso il Pronto Soccorso del Dipartimento di Emergenza e Accettazione del Policlinico di Tor Vergata di Roma. Sono state assunte informazioni sulla conoscenza e sul parere di medici e infermieri, intervistati riguardo a questo nuovo modello organizzativo, il tutto affiancato da una elaborazione dei dati statistici disponibili relativi agli accessi del biennio 2019/2020 nel Pronto Soccorso del PTV, estrapolando la tipologia di utenza e i tempi di attesa per codice colore.
Il fine principale di questa tesi è porre le basi per un miglioramento della professione infermieristica e del Sistema Sanitario nella nostra realtà, auspicando che il See and Treat sia un valido punto di partenza. Gli infermieri costituiscono, infatti, un’importante risorsa per la nostra Sanità in crisi d’identità, rappresentando, assieme alle altre professioni sanitarie, il fulcro fondamentale per introdurre soluzioni innovative, nuove acquisizioni di competenze e un nuovo modo di considerare il paziente, anteponendo a tutto il resto la sua centralità nel percorso di cura e presa in carico.
Damiano Malcangi
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