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Sono numerose le tesi di laurea che arricchiscono il nostro progetto editoriale denominato NeXT che permette ai neolaureati nelle professionisti sanitarie di poter pubblicare la propria tesi di laurea sul nostro portale (redazione@nursetimes.org). 

Ogni pubblicazione su NurseTimes è spendibile nei concorsi e avvisi pubblici.

Riceviamo la tesi del dott. Francesco Donato, dissertata presso l’Università degli Studi di Pisa.

Abstract

L’idea di questa tesi nasce da esperienze vissute in prima persona, sia nella vita lavorativa che nel percorso accademico e, grazie al supporto e ai consigli della Dott.ssa Venturini, nonché relatrice di questa tesi, è iniziato questo percorso per cercare di rispondere a domande relative alla conoscenza del concetto di violenza di genere da parte degli infermieri, a quali strumenti hanno a disposizione, le conoscenze sui protocolli aziendali e sui percorsi ospedalieri ed extra ospedalieri.

Il Codice Rosa è uno specifico percorso assistenziale di accesso sia al Pronto Soccorso che ai reparti di degenza ordinaria, ambulatoriale e territoriale; è rivolto a utenti fragili ovvero Uomini, Donne, Bambini, Anziani e Persone con Disabilità psichiche e/o motorie che sono vittime di violenza. Questo percorso assistenziale, al fine di garantire adeguata assistenza è suddiviso in vari sotto percorsi:

• “Percorso per le donne che subiscono violenza”, definito Percorso Donna
• “Percorso per le vittime di crimini d’odio”

Il Codice Rosa è stata un’innovazione del Sistema Sanitario della Regione Toscana, nasce come progetto pilota nell’Azienda USL 9 di Grosseto nel 2010, per poi estendersi, attraverso la DGRT n°339/2013, a tutte le Aziende Sanitaria Regionali, diventando, un percorso tempo – dipendente che ha contribuito al miglioramento qualitativo del servizio erogato alle persone che hanno subito atti di violenza.

La Rete Regionale Codice Rosa è un insieme di nodi diversificati tra loro ma sinergici per un unico obiettivo: l’integrazione tra la risposta in urgenza e presa in carico territoriale. All’utente che ha subito violenza, in Pronto Soccorso, è dedicata la Stanza Rosa, un ambiente destinato alla migliore accoglienza, privacy e tutela; dove vengono effettuati i controlli e le consulenze mediche. Il gruppo operativo multi – disciplinare, è composto da medici, infermieri, psicologi e forze dell’ordine.

Nello specifico la tesi è divisa in cinque parti:

• La prima parte è dedicata al concetto di violenza di genere, alla sua storia e radici nell’evoluzione dell’uomo per passare ai dati statistici in Italia e alle conseguenze che la violenza ha sulla vita della persona che la subisce.
• Nella seconda parte si prende in esame il Codice Rosa, partendo dalla sua definizione, al suo sviluppo sul territorio regionale, ai suoi obiettivi per poi affrontarlo nella realtà ospedaliera, extraospedaliera e al suo impatto economico.
• La terza parte affronta il ruolo dell’assistenza infermieristica nel Codice Rosa e Violenza di Genere nelle sue varie fasi (pre-ospedaliera, ospedaliera, post-ospedaliera, nei CAV e nei Consultori)
• La quarta parte è dedicata al percorso Codice Rosa durante l’emergenza Covid-19 e quali sono stati i cambiamenti effettuati ai protocolli già in essere.
• La quinta e ultima parte è un’indagine sul campo attraverso somministrazione di un questionario ad hoc per valutare la diffusione e la qualità della conoscenza relativa al percorso Codice Rosa e sulla Violenza di Genere che hanno i professionisti infermieri, sia quelli in ambito pubblico che privato.

L’obiettivo è quello di far emergere gli enormi passi avanti fatti rispetto al passato, relativamente al Codice Rosa, ma come il percorso è ancora lungo. Si possono trovare ancora sia modi che attività per implementare il Codice Rosa, attuare nuovi protocolli ed aumentare sia i processi di formazione specifica del personale sia le campagne di sensibilizzazione attraverso la prevenzione della violenza, andando quindi ad evitare l’escalation di essa.

Francesco Donato

Allegato

Tesi: “L’assistenza infermieristica nel Codice Rosa e nella Violenza di Genere”

• Infermiere accusata di truffa e falso: ottiene il congedo per assistenza e lavora altrove
• Trasfusione di sangue infetto: 850mila euro di risarcimento agli eredi di una donna di Enna
• Scandalo all’Ospedale di Avola: medico scrive ‘Scassamaroni’ nel referto di un paziente
• Crisi infermieri in Lombardia: su 300 posti a concorso, meno di 100 candidati
• Infermieri: legittima la maggiorazione del turno notturno anche durante lo “smonto notte”