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Formazione infermieristica spagnola: la migliore in Europa?

“L’infermieristica spagnola vanta la migliore formazione in Europa grazie alla collaborazione tra università, ospedale e industria”

“L’infermieristica spagnola vanta la migliore formazione in Europa grazie alla collaborazione tra università, ospedale e industria”

In Spagna esiste un modello di formazione infermieristica unico in Europa, grazie alla stretta collaborazione di tre istituzioni chiave: l’università, l’ospedale e l’industria, afferma Diario Enfermero, testata infermieristica spagnola.

La formazione teorica eccellente e la pratica negli ospedali la rendono la migliore infermieristica in Europa” afferma Ana Pérez, coordinatrice del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università Francisco de Vitoria di Madrid.

In aggiunta, spicca il contributo industriale e tecnologico, un grande vantaggio in termini di formazione e qualità dell’assistenza. Pérez assicura che, sia le istituzioni europee che gli studenti, riconoscono la qualità della preparazione infermieristica. A tal proposito, la direttrice fa notare che senza gli infermieri la Sanità non potrebbe essere sostenibile.

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Per dimostrare il valore di questi professionisti, l’università ha introdotto una nuova edizione del corso post-laurea in “assistenza al paziente stomizzato”.

Tale corso formerà 32 infermieri spagnoli nell’arco di 8 mesi. Gli infermieri stomaterapisti migliorano infatti la qualità di vita dei pazienti e riducono l’ansia prima, durante e dopo l’operazione. L’alta formazione è uno dei motivi di vanto e di successo dei professionisti esperti in stomie.

L’azienda Coloplast, sponsor delle 12 edizioni del corso, sottolinea che l’elevato livello raggiunto è evidenziato dalle istituzioni che lo supportano. Eduardo García, responsabile del mercato delle stomie Coloplast, risalta come questo sia il solo corso ad aver ottenuto l’approvazione del World Council of Enterostomal Therapists – WCET.

Secondo Inmaculada Pérez, segretaria della Società di Infermieristica Esperti in Stomaterapia (SEPE), oltre a prestare la giusta attenzione alle persone stomizzate, lo stomaterapista deve prepararsi per risolvere future possibili complicanze, deve essere chiamato per un consulto in qualsiasi ambito ospedaliero e deve anche formare altri colleghi. Solo così è possibile raggiungere il grande obiettivo

di migliorare la qualità di vita dei pazienti e aiutare le loro famiglie, che rappresenta lo scopo del corso stesso.

Italia e Spagna a confronto

Fernando Campaña Castillo, autore di un blog infermieristico spagnolo, racconta il suo punto di vista dopo aver partecipato ad un congresso a Roma per conoscere meglio il Sistema Sanitario italiano e come l’infermieristica italiana si adatti ad esso.

Nella capitale l’impressione generale da lui avuta è che l’infermieristica spagnola sia avanti anni luce rispetto a quella italiana, sicuramente anche grazie al proprio Sistema Sanitario. Non tanto in aspetti come risorse e modi di agire, ma piuttosto per la formazione accademica e l’ottenimento di autonomia ed indipendenza di un professionista intellettuale quale l’infermiere. Tutti questi aspetti sono una dimostrazione di maturità, che altre realtà di Paesi sviluppati (come l’Italia) non possiedono.

“Forse dovremmo però invidiare la resilienza degli infermieri italiani, che li rende volenterosi di affrontare i propri limiti. Infatti, nonostante i numerosi ostacoli ed impedimenti, continuano a promuovere progetti per migliorare il sistema sanitario e, di conseguenza, la salute dei cittadini.

Tuttavia, vedere quanto poco sia sviluppata l’attenzione sociale verso l’infermieristica italiana e mettendola a confronto con la grande influenza che hanno gli infermieri in Spagna, ad esempio nella promozione della salute, lascia spazio ad ampie riflessioni.

Cosa vogliamo di più, se già altri Paesi ci vedono all’avanguardia, vogliono imitarci, ottenere i nostri risultati ed invidiano il nostro sistema? La nostra potrebbe essere – conclude Castillo – la miglior infermieristica del mondo se solo fossimo in grado di unirci per mostrare il nostro potenziale ed utilizzarlo per migliorare la società”.

Questo ultimo aspetto è certamente comune ad entrambi i Paesi, ma quanto abbiamo da imparare dai nostri colleghi iberici?

Se da un lato loro ammirano la nostra capacità di resilienza, dall’altro noi dovremmo prendere spunto, seguire il loro esempio e puntare a raggiungere gli stessi risultati!

Andrea Barausse

Redazione Nurse Times

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