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Emilia Romagna, la richiesta del consigliere Mastacchi su reclutamento del personale infermieristico e scorrimento delle graduatorie

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del capogruppo di RETE CIVICA – Progetto Emilia Romagna.

Marco Mastacchi (foto), capogruppo di RETE CIVICA – Progetto Emilia Romagna, ha presentato alla presidente dell’Assemblea legislativa, Emma Petitti, e alla Giunta regionale una risoluzione che chiede alla stessa Giunta di impegnarsi a garantire modalità operative uniformi in materia di reclutamento del personale infermieristico e a prevedere lo scorrimento delle graduatorie vigenti, contestualmente alle procedure di stabilizzazione.

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La drammaticità della crisi sanitaria e dell’emergenza pandemica hanno accelerato le dinamiche già messe in atto dal cosiddetto Decreto Calabria (allentamento dei vincoli di spesa e superamento dell’imbuto formativo) e, per fronteggiare l’emergenza, sono state utilizzate procedure straordinarie di reclutamento del personale in deroga alla disciplina vigente, permettendo così al Servizio sanitario di contrastare la crisi epidemiologica in atto nelle regioni più colpite fino al termine dello stato di emergenza.

La precarietà rimane, però, una delle tematiche sulle quali occorre impegnarsi con sempre maggiore forza. Nella Legge di Bilancio 2022 è stata inserita una norma transitoria per la stabilizzazione – mediante contratti di lavoro dipendente a tempo indeterminato – del personale sanitario e di quegli operatori che, sulla base di rapporti a termine, abbiano raggiunto una determinata anzianità di servizio presso enti ed aziende del Servizio sanitario nazionale, compresi quelli non più in servizio.

Tale possibilità può trovare applicazione nel periodo 1° luglio 2022 – 31 dicembre 2023, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni di personale e nel rispetto dei limiti generali di spesa per il personale degli enti ed aziende del Servizio sanitario nazionale. L’art. 20-ter del Decreto legge n. 4 del 2022 ha specificato che, nel summenzionato periodo, gli enti ed aziende del Servizio sanitario nazionale possono procedere, secondo criteri di priorità stabiliti da ciascuna Regione e alle condizioni specificate, alla stabilizzazione dei soggetti che siano stati reclutati a tempo determinato e che abbiano maturato al 30 giugno 2022, alle dipendenze di un ente o azienda del servizio sanitario nazionale, almeno 18 mesi di servizio

, anche non continuativi, di cui almeno sei mesi nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022.

Ma erano anche stati banditi, nel tempo e in base al piano dei fabbisogni, concorsi le cui graduatorie scadono a fine anno. Non tutti gli idonei sono ancora stati assunti, e attualmente sono ancora precari all’interno delle strutture. Strutture la cui tenuta in questi anni è stata garantita dalla loro presenza: interi reparti ospedalieri, strutture di pronto soccorso, ambulatori e Asl. Personale dichiarato idoneo da un concorso e che attende con ansia lo scorrimento delle graduatorie.

Il consigliere Mastacchi chiede alla Giunta di impegnarsi a intervenire con una proroga delle graduatorie per il personale con ruolo sanitario e per gli operatori socio-sanitari che scadono entro l’anno e dei contratti che dovessero scadere prima dell’avvio delle procedure di stabilizzazione. Tali procedure non devono pregiudicare i lavoratori che hanno superato regolari concorsi, ma garantire a livello regionale uniformi modalità operative in materia di reclutamento del personale, prevedendo contestualmente alle procedure di stabilizzazione lo scorrimento delle graduatorie vigenti.

Redazione Nurse Times

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