L’imprinting genomico epigenetico si verifica attivamente durante il periodo dalla nascita ai due anni di età (Indrio F. et al; 2019), che può influenzare la successiva nutrizione e salute dei neonati, ed è diventato la base per promuovere lo sviluppo globale della popolazione, migliorare la qualità del capitale umano e garantire lo sviluppo sostenibile della società (Wang XB. Et al; 2019).

Come alimento essenziale, il latte materno è un composto ricco di tutti i nutrienti per i neonati, che può prevenire l’insorgenza di alcune malattie infettive e specifiche, come le malattie cardiovascolari, la leucemia, l’enterocolite necrotizzante, la celiachia e la malattia infiammatoria intestinale (Brahm P. et al; 2019), riducendo così il tasso di rivisitazione ospedaliera dei neonati.

Le prove di The Lancet hanno anche indicato che il non allattamento al seno è associato a una bassa intelligenza nei neonati e nei bambini piccoli e a perdite economiche nazionali, che sono state stimate in 302 miliardi di dollari all’anno, pari allo 0,49% del reddito nazionale lordo mondiale. Pertanto, l’allattamento al seno è una delle misure più importanti per garantire una crescita sana dei neonati e dei bambini piccoli. Nonostante i suoi benefici accertati, l’allattamento al seno non è più la norma in molti luoghi.

Negli ultimi 20-30 anni l’allattamento al seno è stato sostituito dal latte artificiale. Con il miglioramento delle politiche di assistenza materna e infantile, il concetto di genitorialità naturale ha gradualmente acquisito importanza. Tuttavia la mancanza di un concetto e di competenze basate sull’evidenza dell’allattamento al seno ha reso difficile per molte madri allattare al seno.

Secondo il piano d’azione per la promozione dell’allattamento al seno (2021-2025), il tasso di allattamento esclusivo al seno dei neonati entro i sei mesi dalla nascita dovrebbe raggiungere almeno il 50%. La funzione di allattamento della madre non è solo legata alla sua anatomia, fisiologia, salute, ma anche influenzata dall’ambiente e dalla situazione di nascita del bambino. In altre parole, l’allattamento al seno non è qualcosa che le madri possono fare da sole ma risulta fondamentale un supporto sia emotivo che organizzativo ben strutturato.

E’ stata condotta una revisione della letteratura e sono stati selezionati studi sul contatto precoce skin to skin madre-bambino. Il breast crawl si riferisce al naturale strisciare verso il seno della madre. In questo processo il contatto pelle a pelle tra madre e bambino avviene senza interferenze esterne, il neonato localizza il capezzolo e si attacca automaticamente per la prima poppata.

fino al primo allattamento. Le sequenze di scansione del seno comprendono nove fasi: pianto di nascita, rilassamento, risveglio, attività, riposo, gattonamento, familiarizzazione, suzione, sonno (Widström AM et al; 2019) sono essenziali per il comportamento di sopravvivenza del neonato (Widström AM et al; 2020), favoriscono la stabilità dei segni vitali e degli stati comportamentali, formano la stimolazione multisensoriale e i primi segnali di attaccamento, promuovono la maturità dei nervi parasimpatici e aumentano la capacità di assunzione del latte materno.

La perdita del gattonamento al seno della mamma può causare la perdita di alcune abilità innate nel neonato, influenzando così l’integrità strutturale o funzionale del cervello e del corpo (Pang Y. Et al; 2020). Nel 1998, Klaus ha introdotto il concetto di “breast crawl” e il Fondo Internazionale di Emergenza per l’Infanzia delle Nazioni Unite (UNICEF) ha raccomandato che “il breast crawl

L’American Academy of Paediatrics (AAP) ha raccomandato che “tutti i neonati sani dovrebbero iniziare il contatto della pelle con le loro madri immediatamente dopo il parto fino a quando non si verifica la prima poppata” (Gartner LM. 2005). Basti dimostrare che il breast crawl favorisce l’allattamento al seno.

Tuttavia, nel lavoro clinico, è stato riscontrato che il personale medico-infermieristico non ha prestato attenzione al processo di scansione del seno neonatale, ma ha comunque utilizzato il contatto cutaneo madre-bambino di routine come metodo principale, ovvero lasciare che il neonato tenesse e succhiasse passivamente il capezzolo (Liang QY. et al; 2019), ignorando il comportamento e l’abilità del neonato, che porta al fallimento dell’allattamento al seno.

Nel frattempo, la ricerca nazionale su questo argomento è ancora in fase iniziale. Fino ad oggi sono stati studiati solo il tempo e la proporzione del gattonamento del seno materno e gli effetti dell’allattamento al seno a breve termine.

Autori: Gessica Angelini, Domenico Dentico, Matteo De Virgiliis, Giulia Vainella, Raffaele Manzari, Margherita Zatton

BIBLIOGRAFIA

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