All’inizio degli anni ’80, tra le tecniche diagnostiche è stata introdotta per usi clinici la risonanza magnetica cardiaca o cardiovascolare (CMR) che si è affermata e diffusa nel corso degli ultimi anni, assumendo un ruolo di grande importanza in alcuni quadri patologici e in particolare per lo studio della cardiomiopatia (CMP) sia su base ischemica che non ischemica e nella valutazione del paziente con insufficienza cardiaca, diventando uno strumento essenziale per la valutazione dei pazienti affetti o a rischio di sviluppo cardiomiopatie.
L’accuratezza nella misurazione dei volumi cardiaci e dello spessore delle pareti, le informazioni precise che fornisce sulla massa e funzione sistolica ma anche la caratterizzazione non invasiva del tessuto miocardico della frazione di eiezione dei due ventricoli e la capacità di caratterizzare il tessuto del miocardio nativo e post-contrasto hanno reso la CMR uno strumento clinico fondamentale per l’inquadramento diagnostico precoce, la fenotipizzazione precisa dei diversi tipi di CMP, la stratificazione prognostica e la pianificazione terapeutica, essenziali per un trattamento, altrettanto precoce e personalizzato, dei pazienti affetti da scompenso cardiaco e cardiomiopatia.
Inoltre, diverse caratteristiche rilevabili tramite CMR, come la presenza di late gadolinium enhancement (LGE) estesi o valori di mappatura anomali, stanno emergendo come prognostici marcatori, aiutando quindi a definire il rischio dei pazienti.
Infine sono allo studio nuove tecniche sperimentali di CMR e potrebbe contribuire ad ampliare le nostre conoscenze nel campo delle cardiomiopatie. In questa prospettiva, la CMR si configura – nella pratica clinica – come uno strumento essenziale applicato sistematicamente nell’elaborazione diagnostica e prognostica delle cardiomiopatie.
Nell’ambito del corso di Formazione a Distanza asincrono “I Mercoledì del Cuore – La RMN cardiaca: quali informazioni ricercare” queste tematiche vengono approfondite da Gianluca Pontone (Direttore del Dipartimento di Cardiologia Perioperatoria e Imaging Cardiovascolare, presso il Centro Cardiologico Monzino IRCCS, Università degli Studi di Milano) che propone una panoramica dettagliata dell’applicabilità clinica delle tecniche di CMR standard ed emergenti nella gestione delle cardiomiopatie, in particolare attraverso la trattazione delle seguenti tematiche:
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Redazione Nurse Times
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